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OBBLIGAZIONI ARGENTINE E RISPARMIATORI
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Comunicato 
28 ottobre 2002 0:00
 
Roma, 28 ottobre 2002. Lo scorso anno 350mila risparmiatori italiani hanno visto evaporare 15 miliardi di euro (circa 29mila miliardi di lire) dei propri risparmi negli investimenti in obbligazioni argentine. Consigliati da incaute banche, gli investitori stanno maledicendo il momento nel quale hanno dato retta al "consulente" di turno e buttato (e' proprio il caso di dirlo) i propri soldi nella fornace sudamericana. In questi giorni i malcapitati stanno ricevendo una lettera nella quale si propone una delega ad un consorzio di banche, che stanno trattando per la rinegoziazione del debito argentino. Che l'iniziativa avvenga ad opera delle banche, che hanno "consigliato" gli azzardati investimenti fa un po' sorridere (e qualcos'altro) -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- ma c'e' poco da scegliere. Ai risparmiatori consigliamo un'attenta lettura della lettera ed un'eventuale integrazione della delega, con la richiesta di non essere pagati in pesos. Il motivo e' semplice: quando acquistarono le obbligazioni, un peso argentino equivaleva ad un dollaro, oggi ci vogliono 3.6 pesos per fare un dollaro. La fregatura e' dietro l'angolo!
 
 
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