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OMBUDSMAN BANCARIO. CALANO I RICORSI. CALA IL CONTENZIOSO? NO! I RISPARMIATORI SI RIVOLGONO MENO A STRUTTURE LENTE E BUROCRATICHE
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Comunicato 
26 marzo 2007 0:00
 

Firenze, 26 marzo 2007. L'Ombudsman bancario (1) ha divulgato i dati relativi al servizio svolto nel 2006. La caratteristica piu' evidente e' il calo delle richieste di intervento, -7% rispetto al 2005, che fa seguito ai cali degli anni precedenti (tra il 2004 e il 2006 complessivamente si registra -17%). E questo fa declamare a qualcuno un calo del contenzioso dei risparmiatori con le banche.
Noi crediamo proprio di no, vista la quantita' di richieste di consigli che ci perviene ogni giorno e considerato che, tra le tante possibilita' di ricorso per questioni bancarie, quella dell'Ombudsman e' tra le piu' lente e l'unico ufficio a Roma non ne facilita la frequentazione.
Noi crediamo che sia solo la dimostrazione di un aumento della mancanza di fiducia verso certe forme conciliative di soluzione dei problemi: all'Ombudsman ci si puo' rivolgere dopo che la banca non ha risposto o ha risposto in modo insoddisfacente entro 90 giorni, e altrettanto tempo deve trascorrere al massimo per avere una risposta da questo organismo; 180 giorni, sei mesi da quando e' partita la contestazione... va da se' che, siccome nella maggior parte dei casi si tratta di contestazioni di piccoli importi (le banche sono furbe e agiscono in modo spesso fraudolento proprio in questo ambito), impegnarsi per star dietro piu' di sei mesi ad una questione del genere, con l'alta probabilita' di non risolvere nulla e doversi poi rivolgere alla giustizia ordinaria... "il gioco non vale la candela", visto che di soldi stiamo parlando e anche i principi spesso e' bene monetizzarli.
Un calo che crediamo sara' registrato anche da altri servizi di conciliazione, almeno fino a quando il nostro sistema giudiziario non si dotera' dell'azione giudiziaria collettiva, quella class action di cui ha cominciato da poco a parlarne la commissione giustizia della Camera. E allora si' che i risparmiatori, anche per piccoli importi potranno fare ricorso e si' che le banche ci penseranno due volte prima di continuare con le attuali politiche di piccoli prelievi (2)
Per capire di cosa stiamo parlando sara' bene ricordare l'affollamento che esiste per risolvere queste questioni. Gli uffici di conciliazione presso le camere di commercio (3) dove le banche chiamate, in genere non si presentano e fanno saltare la conciliazione. L'ufficio di conciliazione presso il giudice di pace (4). La "Consulenza tecnica preventiva ai fini della composizione della lite", prevista dall'art. 696 del Codice di Procedura Civile, introdotta dal Decreto legislativo 35/2006 ed operativa dal 1 marzo dello scorso anno. Per finire col recente conciliatore bancario (5), creato ad hoc dalle banche solo per fare piu' confusione e dare l'illusione di una giustizia comminata dal medesimo carnefice.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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(2) Qui la nostra proposta di legge, presentata dagli on. Donatella Poretti e Daniele Capezzone: clicca qui
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