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Piccoli e medi investimenti finanziari. Non farsi prendere dal sentito dire e comprendere gli obiettivi
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Comunicato di Redazione
11 dicembre 2019 8:01
 
 Non riguarda tutte le persone e famiglie, ma succede di avere un “gruzzoletto” e volerlo investire. Sì da non tenerlo a “decrescere” in un qualche conto in banca. Perché, finita l’epopea dei tassi d’interesse che fruttavano sui soldi fermi sul conto, e al di là dello stretto indispensabile per la movimentazione delle spese correnti, tenerci soldi in più significa solo regalarli alla banca. Certo, quando la banca si accorge che c’è una certa quantità stabile di denaro che, movimentazioni abituali a parte, rimane sul conto, la prima cosa che i solerti funzionari dell’istituto di credito fanno, è proporre investimenti… su prodotti della stessa banca, visto che questi solerti consulenti non lavorano per il risparmiatore che ha il conto ma per la stessa banca. Che, indipendentemente dal prodotto finanziario, guadagna su commissioni e spese che, bene o male che vada questo investimento da loro consigliato sempre come ottimo, rimangono tali e non è raro che rappresentino la parte più gravosa di tutti i costi… e rischi... che il risparmiatore sostiene.

In questo contesto non sono pochi i risparmiatori che scrivono al nostro servizio di consulenza web “Scrivi all’Aduc”, domande a cui rispondono consulenti che prestano volontariamente la loro opera all’associazione. Le lettere vengono poi pubblicate sulla specifica rubrica Cara Aduc.

La lettera che pubblichiamo oggi crediamo sia sintomatica del meccanismo che abbiamo descritto sopra: “Piccoli e medi investimenti finanziari. Non farsi prendere dal sentito dire e comprendere gli obiettivi”

La domanda a Cara Aduc
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A seguito di una imminente vendita immobiliare (purtroppo) mi ritroverò con una buona somma liquida sul conto chiedo a voi esperti qualche consiglio d’investimento ok?
ho sentito banche ecc ma tutto molto vago: fondi, etf, gestione certificati complicati valutari variabili misti ecc.....??
se oltre al consiglio potete mandare anche qualche codice ising…. grazie per il sostegno. Aduc, come socio sostenitore convinto ogni inizio anno non mancherò nel farvi pervenire il bonifico.
nel frattempo porgo BUONE FESTE A TUTTI.


La Risposta di Aduc
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investire consapevolmente richiede tempo. Non si "spacciano" codici ISIN come fosse frutta o verdura.
Investire richiede prima di tutto comprensione.
Il primo passo è capire se (ed eventualmente in quale misura) si ha l'obiettivo di gestire una riserva oppure di fare un vero e proprio investimento finanziario il quale PRESUPPONE, necessariamente, un lungo tempo ed un'incertezza fondamentale ineliminabile.
Abbiamo appena pubblicato un articolo proprio su questo tema.
Il consiglio che ci sentiamo di darle non è certo un codice ISIN che lei ci chiede, bensì quello di dedicare il tempo necessario per capire effettivamente cosa sta facendo, i costi dei prodotti che sceglie, tutti i rischi ma - prima ancora - quali sono i suoi veri obiettivi nell'investire.
E' dagli obiettivi d'investimento che si deve partire, non dal prodotto/strumento/mercato d'investimento.
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In questa ottica Aduc ha inoltre lanciato uno specifico web, Trasparenza&Investimenti”:
i risparmiatori possono compilare gratuitamente un test da noi elaborato per sapere se la propria banca stia applicando, e in che modo, le recenti norme europee sulla trasparenza e i costi sui servizi d’investimento, la “MiFID II” (Market in Financial Instruments Directive).
 
 
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