Roma, 14 Marzo 2001. Se uno studente va male a scuola, un consiglio di buon senso e' quello di impegnarsi di piu'. Ma questo non vale per i gestori dei nostri risparmi -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- che chiedono l'eliminazione del benchmark, cioe' dell'indice di riferimento, con il quale si misura la bravura dei gestori stessi. Piu' specificatamente, i gestori dei fondi chiedono alla Consob di modificare i regolamenti, affinche' gli intermediari non siano piu' tenuti a confrontare l'andamento del fondo di investimento con quello del benchmark, previsto nella informativa che viene data ai risparmiatori. In sostanza le banche non vogliono essere giudicate e in effetti qualche ragione ce l'hanno, visto che in un anno l'83% di loro non ha superato il benchmark, l'indice di riferimento che loro stessi si erano dati per valutare la qualita' dei propri dirigenti. E' come se in una classe di 30 alunni 25 venissero bocciati. Sarebbe uno scandalo ma in Italia questo scandalo non e' mai esploso. La motivazione della richiesta ha dell'incredibile: i risparmiatori non utilizzerebbero correttamente l'informativa. Della serie: cari utenti siete talmente stupidi che e' bene non sappiate quanto siamo somari, perche' non ne capirete il valore. Ovviamente siamo contrari e abbiamo scritto alla Consob perche' non modifichi i regolamenti. Vedremo da che parte sta.