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SUPERAUTHORITY DEL RISPARMIO. PASSI AVANTI MA RIMANE IL MACIGNO DEL SEGRETO D'UFFICIO
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Comunicato 
27 dicembre 2003 0:00
 

Firenze 27 dicembre 2003. Il progetto di riforma delle Authority per il risparmio anticipato su "ilSole24Ore" di oggi presenta diversi elementi che non possono non essere accolti con soddisfazione:
- Il trasferimento all'Antitrust delle competenze sulla concorrenza bancaria attualmente detenute da BankItalia, da noi piu' volte auspicato.
- Il trasferimento dal ministero dell'Economia e delle Finanze delle competenze amministrative sulle sanzioni aumentera' l'efficienza delle sanzioni della nuova Authority.
- Il trasferimento delle funzioni dell'Isvap, della Covip e di parte di quelle di BankItalia alla nuova Authority che inglobera' anche quelle della Consob e' certamente una razionalizzazione molto utile che permettera' controlli piu' efficaci.
Le buone notizie, purtroppo, finiscono qui.
Rimane il problema del segreto d'ufficio dietro il quale la Consob in tutti questi anni si e' trincerata, per giustificare il suo rifiuto ad intervenire nelle specifiche questioni sollevate dai singoli risparmiatori.
Un risparmiatore comune che segnala una presunta violazione di legge di un intermediario finanziario non riceve, infatti, dalla Consob nessuna comunicazione circa l'esito della sua segnalazione.
Questo non cambiera' (allo stato del progetto) neppure con la nuova Authority perche' il segreto d'ufficio non puo' essere opposto solo al ministro dell'Economia e delle Finanze (art. 31, comma 2 della bozza di Ddl), ma continuera' ad essere opposto al singolo risparmiatore.
Chiedere che la nuova Authority abbia l'obbligo di fornire una comunicazione scritta dietro ogni segnalazione di presunte violazioni degli intermediari finanziari, e' chiedere troppo?
Eppure una pronuncia da parte di questa nuova Authority, in molti casi, sarebbe un enorme deterrente che potrebbe essere talvolta risolutivo per molti problemi dei comuni risparmiatori.
Se la nuova Authority non dovra' rispondere, prima di tutto, ai risparmiatori rimmarra' sempre il legittimo dubbio che in certi casi (come ad esempio il caso MyWay-4You sul quale la Consob continua a tacere) l'Authority preferisca tacere per ragioni sulla quali e' meglio tacere.
Alessandro Pedone, consulente Aduc per la tutela del risparmio
 
 
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