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 ITALIA - ITALIA - Fuga capitali esteri e spread, ministro Savona: colpa degli sconfitti alle elezioni. E pensa di rivolgersi alla Russia
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22 agosto 2018 14:09
 
"Vi sono ragioni oggettive e altre che, per semplicita', chiamero' politiche. Quelle oggettive sono racchiuse nelle difficolta' che questo governo deve affrontare a seguito di una crisi durata dieci anni e che non e' stata affrontata in modo adeguato ne' dall'Italia ne' dall'Unione europea. I motivi politici sono legati al tentativo dei gruppi dominanti sconfitti alle elezioni del 4 marzo di causare una crisi del nostro debito pubblico per far fallire l'esperienza di governo in atto". Lo afferma il ministro delle Politiche europee, Paolo Savona per il quale e' indispensabile innanzitutto rilanciare la crescita. "Per ora  - mi limito a parlare di propiziare una ripresa per il secondo semestre 2018 e l'intero 2019 per rovesciare la tendenza recessiva in atto dell'economia italiana. L'idea e' di avviare investimenti privati e pubblici per 50 miliardi". Secondo Savona, "la crescita del Pil sarebbe nell'ordine di 75-100 miliardi di euro, con un gettito tributario di 37-50 miliardi aggiuntivi, che potrebbero finanziare un soddisfacente avvio dei provvedimenti previsti dal contratto di governo, rispettando i vincoli europei e quelli derivanti dalla logica economica elementare"
Intanto Savona sta pensando di proporre una garanzia da un fondo sovrano russo se dovesse arrivare un attacco speculativo dei mercati contro l'Italia e questa non potesse contare su un intervento della Bce. E' quanto ipotizza un retroscena de 'La Stampa', secondo cui il ministro immagina "un'alternativa esterna", magari sotto forma di una garanzia russa, ipotesi che "stiamo esaminando". Se fossimo attaccati, potrebbe essere un fondo sovrano di Mosca a tutelarci. Savona ammette che la cosa creerebbe "seri problemi di politica estera". 
 
 
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