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 ITALIA - ITALIA - Golden share. L'Ue richiama l'Italia: verso nuove condanne e sanzioni
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Notizia 
11 febbraio 2011 9:55
 
La Commissione europea mercoledi' 16, in materia di golden share, decidera' di inviare all'Italia il cosiddetto "parere motivato", secondo scalino di una procedura di infrazione che potrebbe, in caso di mancate risposte soddisfacenti, culminare in un secondo deferimento dell'Italia alla Corte di Giustizia Ue.
La Corte ha gia' condannato l'Italia per violazione della legislazione comunitaria ritenendo illegittimi i poteri speciali riconosciuti allo Stato nei gruppi Eni, Enel, Snam Retegas, Finmeccanica e Telecom Italia, dove mantiene una propria partecipazione.
Dopo la bocciatura di Lussemburgo, nel novembre 2009 Bruxelles aveva formalmente invitato l'Italia a mettersi in regola, cioe' a modificare il decreto del 2004 sulla golden share. L'Italia: silenzio.
Ora il commissario Ue al Mercato interno, Michel Barnier, ha deciso di muoversi contro la legislazione italiana che violerebbe i principi della liberta' di movimento dei capitali e il diritto di stabilimento. Sotto accusa i poteri di veto dello Stato che la legge sulla golden share gli conferisce anche quando detiene pacchetti azionari di minoranza; poteri che lo Stato puo' esplicare in caso di acquisizione di quote di capitale delle partecipate dal 5% in su, in caso di accordi tra azionisti su pacchetti che rappresentino almeno il 5%, in caso di scissione, fusione, trasferimento all'estero, scioglimento o cambiamento di ragione sociale della societa'.
Ricevuta la lettera l'Italia avrebbe al massimo un paio di mesi per replicare.
 
 
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