Sono già diversi i risparmiatori che si sono rivolti
alla sede di Bologna dell’Aduc per lamentare di essere incappati in una presunta truffa di investimenti Forex. Tramite sedicenti operatori di call center o via E-mail, sempre di società aventi la sede in Paesi che sono veri e propri paradisi fiscali. Nel 90% dei casi non sono quello che dicono e, di conseguenza, non mantengono gli impegni che si sono presi. E il fatto che siano con sedi legali in Paesi paradisi fiscali, come ad esempio le Isole Marshall, sembra impedire per il momento qualunque tipo di rivalsa, e i cosiddetti investimenti possono rivelarsi una vera e propria truffa.
Inoltre, per arginare le norme che impediscono trasferimenti di ingenti cifre su conti correnti off shore in paesi delle c.d. black list il sedicente investimento viene richiesto, per esempio, a mezzo bonifico ad un destinatario che può essere una società di comodo in un paese dell'Unione Europea come ad esempio una GMBH in Germania o in un Paese dell'est (altro motivo per cui occorre prestare attenzione proprio alle coordinate di conto corrente che vengono rilasciate dai presunti consulenti finanziari).
Il suggerimento che diamo è anzitutto, prima di effettuare qualunque trasferimento o versamento di qualsivoglia importo, parlarne SEMPRE con qualcuno di fiducia. Visitate il sito della Consob, dove c'è un intera area dedicata ai risparmiatori, ai Consumatori, si chiama, non a caso
"Occhio alle truffe". Visitate
il sito di Aduc o mettetevi in contatto
con la sede locale dell’associazione per ottenere chiarimenti, o usate uno dei
servizi di consulenza a distanza che l’associazione mette a disposizione. Rivolgetevi alle forze dell'ordine o all'Istituto di credito di Vostra fiducia. Siate prudenti.
Per capire meglio di cosa stiamo parlando, riportiamo per sommi capi un tipico caso di un risparmiatore che si è rivolto alla nostra sede di Bologna.
Il risparmiatore è stato contattato telefonicamente e convinto ad investire una somma inizialmente pari a 400 euro con versamento tramite carta di credito in un conto corrente online creato appositamente per fare “trading” e dal quale, accedendo tramite una piattaforma, sempre online, poteva vedere i presunti investimenti che venivano effettuati. La piattaforma sembrava molto professionale. Il risparmiatore in poco tempo si è trovato ad avere un ritorno da investimenti anche 10 volte superiore a quei 400 euro. Talmente buono insomma che un sedicente consulente finanziario gli ha proposto di aumentare l'investimento stesso per partecipare ad un ipotetico importante progetto. Le somme che vengono richieste sono sempre più alte e possono facilmente arrivare a 10.000 – 20.000 o persino 100.000 euro. Che la vittima, convinta di avere effettuato un investimento, ha trattato come tale. Siamo quindi in presenza di quella che sembra una vera e propria trappola basata su aspettative, falsa rappresentazione della realtà e pressioni di carattere psicologiche tale per cui il malcapitato risparmiatore viene reiteratamente truffato dallo stesso meccanismo.
Più volte.
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