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Il business della marijuana in Usa, e non solo
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Articolo di Redazione
29 maggio 2018 18:27
 
 Vini raffinati scorrevano in un salone di banchetti a Manhattan durante un recente incontro serale ispirato da una sostanza: la marijuana. Gli avventurosi investitori di Wall Street stanno sperimentando la marijuana come investimento nonostante l’uso ricreativo di questa droga sia illegale a New York e il procuratore generale degli Usa ha precisato che che questa sostanza e’ proibita a livello federale. La riunione all’Aretsky’s Patroon, nel centro di Manhattan e’ per dare l’opportunita’ a 80 borsisti di capitali privati, gestori di fondi e investitori di aziende familiari di valutare la marijuana in termini di business. Piu' d'uno ha vantato l’esperienza del team di gestione che include Blackstone, Goldman Sachs e la Business School di Harvard.
Il mercato della marijuana legale in Usa e’ cresciuto di un terzo fino a quasi 10.000 milioni di Usd l’anno scorso, secondo Arc View Market Research, e si prevede che raddoppiera’ la sua dimensione per il 2021. Nove Stati, tra cui California, Colorado e Massachusetts hanno legalizzato la vendita di marijuana ad uso ricreativo. In altri sono in corso vari dibattiti per decidere se fare altrettanto. Il Canada ha pianificato di legalizzare l’uso ricreativo in questo anno. Al percepire di una opportunita’, l’ex-promotore di Bear Stearns (ndr. banca internazionale di investimenti), Gregg Schreiber, ha dato una mano a fondare Green Table, una azienda che che facilita’ le interconnessioni commerciali con l’industria della marijuana legale. La loro iniziativa a Manhattan ha dato alle aziende una piattaforma con cui avviare un confronto sulle vendite ai potenziali investitori. Tra gli invitati si sono visti ad di aziende come Firefly, che vende un vaporizzatore che si usa attraverso una app, e PRØHBTD Media, una compagnia di commercializzazione.
Immaginano un Paese dove consumare marijuana sia un fatto normale.
Questa iniziativa di Manhattan serve per dare un messaggio ai vari investitori, per far loro capire che non puo’ essere molto diverso che ordinare uno Chardonnay. “La cultura degli spinelli si sta dissolvendo”, ha detto Steve Berg, direttore esecutivo di Firefly. “La marijuana sta diventando una cosa normale. E la domanda che tutti devono porsi e’ “come si possono guadagnare soldi?”. Berg ha dichiarato di essersi interessato all'industria della marijuana nove anni fa, dopo aver fatto carriera nel settore bancario. Il suo vaporizzatore di 329 Usd non ha lo stile barocco dell'armamentario di un negozio di antichita’, ma ha le linee eleganti di uno smartphone. Drake Sutton-Shearer, ceo di PRØHBTD, ha detto che la sua associazione, con una serie di incontri, “introdurra’ la marijuana a Madison Avenue. Questo significa entrare in contatto con Procter & Gamble, Mondelez, Kraft Food, Queste aziende chiedono di acquistare marchi di larga diffusione. Le aziende che coltivano o vendono prodotti, si definiscono come “in contatto con le piante”, mentre “quelli che non son in contatto con le piante" vendono kit e servizi connessi, come lampade per la coltivazione o video di istruzione di tecniche di marketing. Alcuni investitori credono che questo settore sia meno esposto di quanto si creda a ritorsioni legali. “Vogliamo vendere picconi e pale”, ha detto un investitore di capitali privati. Il rischio pero' e’ reale. Jeff Sessions, il procuratore generale degli Usa, ha annullato a gennaio una disposizione dell’amministrazione Obama che dava indicazioni ai procuratori federali di non prendere provvedimenti contro la marijuana negli Stati che ne avevano legalizzato il suo consumo. Intanto si sta formando una sorta di resistenza contro la legalizzazione. Smart Approaches to Marijuana (SAM), un gruppo di difesa, fa sapere che un’azienda di marijuana legale con poteri finanziari avra’ lo stesso potere che una volta era appannaggio dell’industria del tabacco. “Siamo passati da Woodstock a Wall Street, e questo e’ un cambio enorme e preoccupante”, ha detto Kevin Sabet, presidente di SAM. “Quando si tratta di soldi, la salute e la sicurezza pubblica vengono messi da parte”.
La maggior parte delle banche stanno evitando l’industria della marijuana in Usa, secondo ArcView. Gli investitori di capitali privati e di capitali di rischio possono andare a sentire i discorsi sulle vendite, ma “gli unici che staccano assegni sono le persone ricche e le aziende famigliari. E non c’e’ neanche un mercato profondo e ampio di persone che lo facciano”, ha detto Hadley Ford, direttore esecutivo di iAnthus Capital Holdings, che gestisce fattorie e negozi di marijuana in Usa. iAnthus e altre compagnie del settore della marijuana hanno azioni quotate in Canada. Cronos Group, produttore e distributore con sede a Toronto, ha investito in borsa nel Nasdaq di New York a febbraio. Compagnie private e pubbliche hanno investito 3.500 milioni di dollari l’anno scorso e piu’ di 2.000 milioni di dollari nel 2018 fino all’inizio di marzo, secondo Viridian Capital Advisors.
Green Table non e’ l’unico gruppo che convoca imprenditori e finanzieri della marijuana. ArcView organizza incontri di investitori in vari luoghi dell’America del Nord. Lo scorso giovedi’ sera, il Simposio di Cannabis del New Jersey ha attirato centinaia di investitori in una sala di concerti a Newark per discutere sulle opportunita’, in considerazione del fatto che il governatore dello Stato, Phil Murphy, e’ un sostenitore della legalizzazione a fini ricreativi. I cartelli all’interno della sala ribadivano il divieto di fumo, ma l’aroma inconfondibile della marijuana che bruciava negli spinelli veniva dal portico adiacente. Keith Stroup, fondatore della National Organization for the Reform of Marijuana Laws (Norml), un gruppo di difesa, si e’ rivolta ad una folla di persone che indossavano sia tailleur che T-shirt. “E’ un momento incredibilmente emozionante per vivere, se ti fa piacere fumare marijuana”.

(articolo pubblicato su Portafolio del 07/04/2018)
 
 
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