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Un cliente “coraggioso” decide di non essere piu’ spennato
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Articolo 
1 febbraio 2006 0:00
 
Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, la seguente lettera che dimostra come con un po' di iniziativa si possono evitare molti tranelli del risparmio gestito:
Cara ADUC,
voglio portare il mio contributo alla Vostra guerra contro le truffe e contribuire ad investire meglio e informati.
Per anni sono stato spennato dai vari promotori finanziari che nei momenti d’oro erano sempre pronti a consigliarti il meglio (per loro!) e che puntualmente sparivano quando i mercati andavano male.
Un bel giorno, senza attendere l’orizzonte temporale di 5-7 anni(adesso sono diventati 7-10) che consigliano i promotori per vedere il risultato, ho avuto il coraggio di chiudere tutti i vari conti ed ho deciso di fare da solo.
Ho aperto un conto presso ONLINESIM, un grosso supermercato dove si possono scegliere 1500 fondi e Sicav delle migliori società d’investimento mondiali, senza commissioni d’ingresso, senza pagare i depositi amministrati le imposte di bollo e, soprattutto senza i consulenti o promotori finanziari che ti condizionano le scelte.
C’e' a disposizione il data base del leader mondiale indipendente Morningstar dove si possono consultare, con calma, tabelle, grafici, prospetti informativi, documenti vari e solo dopo scegliere quello che piu' si avvicina al tuo rapporto di rischio/rendimento.
Per la liquidita' ho sfruttato in pieno il conto Arancio, dall’inizio fino all’anno scorso, poi e' uscito il Superconto Santander ed ho subito traslocato, e fra sei mesi quando il suo interesse si dimezza… cogliero' qualche altra occasione che nel frattempo, sicuramente, sara' uscita.
In un’era di globalizzazione e di internet l’universo e' pieno di opportunita', basta saperle cogliere al volo e aver voglia di muoversi, solo i pigri continuano a lasciare tutto in mano alla banca, loro che lo sanno benissimo e ne approfittano per spolparli fino all’osso.
Un esempio? Il fondo liquidita' del Sanpaolo, il piu' grande in assoluto, 14 miliardi di Euro di patrimonio investito in BOT!, ha il rendimento piu' scadente perche' oltre la meta' viene ingoiato dalle spese di gestione.
Perche' questi signori non si comprano da soli i Bot o aprono un conto Arancio o Santander che gli renderebbe almeno il doppio? La maggioranza e' pigra e continua a seguire i consigli della banca, non certo disinteressate.
Se da mesi su giornali e tivu stiamo vedendo i grandi gruppi finanziari che si coalizzano e ricorrono ai peggiori imbrogli per accaparrarsi le banche la cosa ci dovrebbe far riflettere.
Saluti.
Domenico da Tivoli.


Gentile sig. Domenico,
grazie della sua lettera che riteniamo molto utile per il resto dei lettori di Aduc Investire Informati.
Lei e' la dimostrazione di come un risparmiatore non "pigro" riesca comunque a fare molto meglio della media dei risparmiatori che seguono pedissequamente i consigli interessati di banche e promotori finanziari.
Ricordiamo ai lettori (anche per non far sorgere il dubbio che si trattasse di una lettera-pubblicita') che OnLine Sim non e' l'unico supermercato on-line di fondi. Ce ne sono altri come ad esempio Fundstore che non richiede neppure un conto presso di loro. Ed anche le principali banche on-line offrono la possibilita' di scegliere fra un notevole database di fondi.
Col tempo, forse, continuando a dedicare del tempo allo studio della finanza per ottimizzare il suo portafoglio finanziario potra' scegliere di sostituire i fondi a piccoli panieri di singoli titoli raggiungendo la liberta' anche dai gestori. Oppure potra' continuare a selezionare "i migliori" fondi fra quelli disponibili (se continuera' a credere nella gestione attiva). In ogni caso non sara' mai piu' un risparmiatore del "parco buoi" che rimane dentro un fondo senza alcun senso come quello che lei ha citato.
Il “lungo periodo”, ad esempio, e’ un concetto davvero molto elastico: una volta bisognava stare nei fondi cinque anni, poi coi primi ribassi delle borse si passo’ a dire che gli anni dovevano diventare dieci. E non si sono fermati: ricordo il presidente di una delle principali banche affermare, nei momenti piu’ bui delle borse, che bisognava tenere i fondi per venti anni. I clienti devono credere nel “lungo periodo”, insomma, pero’ loro non aspettano certo “il lungo periodo” perche’ le commissioni iniziano ad incassarle dal primo giorno e non si fermano mai. Da notare anche come utilizzi la parola “coraggio” nel chiudere i rapporti precedenti: e’ quello che manca a molti investitori, misto alla pigrizia che porta sempre a prorogare le scelte. La banca viene ancora vista come un santuario e non si vuole capire che dall’altra parte c’e’ solo una persona che e’ spesso costretta a vendere cio’ che dall’alto impongono di vendere. Il tutto mascherato da “consulenza”. Gli intermediari prosperano proprio su cio’, oltre che sulla pigrizia e sul senso di “incastro” dei clienti che, ad esempio, compiono l’errore comune di non vendere in perdita anche quando conviene farlo. I mille prodotti strutturati, ad esempio, sono costruiti apposta per mandare il cliente in perdita non appena ha firmato il contratto. A quel punto, il cliente inizia a ragionare con frasi del tipo “devo rimanere dentro per recuperare”…proprio cio’ che loro vogliono. Che dire? Sinceri e sentiti complimenti!
Speriamo vivamente che la lettura della sua gradita missiva possa contribuire a far si' che molti lettori la imitino.
Cordiali saluti
 
 
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