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Come NON bisogna usare Aduc-Investire Informati
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Articolo di Giuseppe D'Orta
21 settembre 2006 0:00
 
Abbiamo ricevuto la seguente mail:

Leggo da alcuni mesi la vs. newsletter INVESTIRE INFORMATI e a maggio seguendo i vs. consigli ho acquistato alcuni ETF (cina, giappone, oil & gas, oro, europa dell'est).
Sto perdendo su tutti. Capisco che non siete dei guru, ma mentre parlate male ogni volta di banche e assicurazioni (e a ragione) mi aspetterei anche, ogni tanto, un piccolo mea culpa per avere dato consigli sbagliati.
I miei migliori ossequi.


Il lettore ci scrive di aver comprato "seguendo i nostri consigli", e tutto verte su questo aspetto: noi non diamo consigli specifici su come investire il danaro, lo diciamo sin dalle FAQ: clicca qui e lo indichiamo prima di ogni altra cosa a chi si visita il sito: clicca qui

Cosa comprare, e come, e' un'attivita' complessa perche' deve essere personalizzata, e per fare cio' occorre avere a disposizione tutta una serie di informazioni che riguardano l'investitore, la sua famiglia, i suoi obiettivi, il rischio che decide di correre. Ancora, occorre monitorare nel tempo gli eventuali cambiamenti delle proprie caratteristiche di investitore e di conseguenza modificare, se necessario, gli investimenti effettuati. Un lavoro che e' ovviamente impossibile svolgere attraverso il nostro servizio.
Lo stesso strumento finanziario, quindi, puo' essere ottimo per un investitore e pessimo per un altro. Analogo ragionamento per il peso che un titolo puo' avere all'interno di portafogli diversi.
Il lettore ha, invece, interpretato come consigli di acquisto le nostre risposte che, come diciamo ripetutamente, riguardano l'efficienza degli strumenti finanziari, quella si' valida per chiunque. Un prodotto inefficiente e' sempre da evitare, perche' esiste sempre un'alternativa meno costosa e/o con caratteristiche meno penalizzanti.
Si tratta di un errore comunissimo, come quello di comprare i fondi comuni di cui parla un articolo di giornale presentandoli come "i piu' validi" (che spesso altro non e' che la classifica dei rendimenti passati, che molto poco hanno a che fare con quelli futuri). In questo settore non esistono i suggerimenti di acquisto validi per tutti, e lo ripetiamo spesso.
Dove avremmo scritto che bisognava comprare il mercato azionario cinese, ad esempio? Anzi, quando parliamo di mercati emergenti ribadiamo sempre la loro volatilita'. Ancora di piu' abbiamo messo in guardia dai rischi quando abbiamo parlato di oro e petrolio, ecco solo una delle tante risposte sul tema: clicca qui

Passiamo al cosa fare adesso, discorso valido non solo per il lettore ma per chiunque "si senta a disagio" col proprio portafoglio, in modo da non commettere un altro errore tipico degli investitori: quello di non seguire nel tempo gli investimenti, specie se in perdita. Ecco alcune tra le principali domande che bisogna porsi:
- Quale ripartizione del portafoglio finanziario ha effettuato per tipologia di strumenti?
- Quale orizzonte temporale si e' dato?
- Ha effettuato un acquisto unico o aveva programmato successivi ingressi? Se si', di che entita' e con quali intervalli temporali?
- Si era fissato una perdita massima su ciascuno strumento?

Anche da queste domande (e ripetiamo che sono soltanto alcune tra le principali) si puo' capire come non si possano fornire indicazioni di investimento tramite Investire Informati. Ancora una volta, quindi, invitiamo i lettori a tenerne conto.
 
 
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