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I "Corporate Bonds"
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Articolo di Filippo Sgherri
14 aprile 2003 0:00
 
Considerato che i rendimenti dei titoli di stato sono a livelli bassissimi, molto spesso in banca vengono proposti come alternative obbligazioni di aziendali. I cosi' detti "corporate bonds". In pratica si prestano soldi all'azienda emittente del titolo (o dei titoli) che si sceglie di mettere in portafoglio.

Con la sottoscrizione di questi strumenti, si ottiene dalla societa' emittente due tipi di promesse:
- il pagamento periodico di una cedola con tasso variabile o fisso
- il rimborso alla scadenza del valore nominale del titolo

Il risparmiatore che sottoscrive questi titoli diviene pertanto creditore (obbligazionista) verso la societa' emittente (per il valore nominale del debito e per gli interessi) ed ha percio' priorita' legale, rispetto agli azionisti, sui beni dell'azienda in caso di fallimento.

I corporate bonds vengono distinti in base a:
- valuta di denominazione, solitamente dollari ed euro
- settore economico nel quale la societa' emittente opera
- qualita' e quindi al grado di solvibilita' della societa' (il grado di solvibilita' viene espresso con il Rating. Tale valutazione e' prodotta da due principali societa': Standard & Poor e Moody's, ma ve ne sono anche altre)

Nel variegato universo dei titoli Corporate si possono trovare emissioni di societa' industriali e finanziarie. Le prime produttrici di auto, beni di largo consumo e servizi telefonici , le altre produttrici di servizi come banche e assicurazioni. Le aziende emittenti si possono ordinare, all'interno del medesimo settore di attivita' per il loro Rating e quindi al loro grado di solvibilita'.
I corporate bonds offrono un extra-rendimento rispetto ai titoli di stato. Si tratta di un premio sia per la loro minore liquidita' sia per la minore qualita' di solvibilita' dell'emittente corporate rispetto a stati emittenti come Usa, Francia, Germania, Italia, Inghilterra.
Nella valutazione di un investimento in corporate bonds e' fondamentale giudicare la capacita' dell'azienda di generare i flussi di cassa necessari per pagare interessi cedolari e capitale alla scadenza. Inoltre, per valutare la bonta' di un investimento in un corporate bond occorre anche valutare:
a) la tendenza della curva dei rendimenti dei titoli di stato. In una fase espansiva del ciclo economico il livello dei tassi di interesse tende a diminuire la differenza fra il rendimento dei titoli corporate e i titoli di stato, poiché la capacita' di della societa' di far fronte agli impegni assunti verso gli obbligazionisti migliora.
b) Specifiche strategie aziendali. Prima di acquistare obbligazioni corporate e' importante conoscere le prospettive reddituali della societa' e le sue strategie di medio-lungo termine. Strategie errate richiederebbero all'azienda un nuovo indebitamento che potrebbe minare il normale sviluppo a danno degli obbligazionisti.

In poche parole, decidere di acquistare un'obbligazione di un'azienda non e' una cosa da fare con leggerezza. Se non si possiede la competenza per valutare i punti sopra espressi e' molto meglio accontentarsi del rendimento di un titolo di stato o di un buono postale fruttifero che non rischiare di avere brutte sorprese per effetto di abbassamento dei rating societarie o volatilita' dovuta ai tassi di interesse. Di norma l'extra-rendimento dei corporate bonds non e' cosi' entusiasmante da valere il rischio per il comune investitore.
 
 
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