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Fondi Pensione Aperti: sono ad oggi 310 le linee di investimento sul mercato. Performances a 3 anni e livello commissione di gestione
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Articolo di Paolo Venturini *
21 novembre 2004 0:00
 
Con la Tabella che abbiamo costruito (si veda allegato) siamo andati a raffrontare le performances di tutte le linee di investimento dei FPA ad oggi presenti sul mercato, utilizzando il dato a 3 anni, che e' quello di piu' ampio riferimento disponibile (in alcuni casi i prodotti sono piu' recenti e quindi cambia anche il riferimento temporale).
Per un giudizio piu' tecnico sui vari comportamenti avremmo dovuto approfondire lo studio, tramite l'intervento di altri parametri, quali benchmarks, rischiosita', etc., che in questa sede abbiamo preferito non prendere in considerazione.
A tale raffronto sui rendimenti, che come e' bene rimarcare, non deve dare alcun riferimento preciso su quelli che sono gli andamenti futuri, ma che puo' semplicemente servire per capire quello che e' successo sino ad oggi, abbiamo affiancato quello che puo' essere un dato molto piu' oggettivo per la valutazione delle varie scelte disponibili, e cioe' quella Commissione di Gestione su base annua che in molti casi rappresenta la voce di costo prioritaria.
Non dobbiamo dimenticare che pero' le voci di costo da analizzare per ottenere un giudizio completo al riguardo, sono anche di altra natura, quali costi di iscrizione, eventuali commissioni di incentivo (che sembrano avere solo i prodotti Azimut), ed i costi determinabili solo a consuntivo, quali oneri di intermediazione, imposte, tasse, spese legale e quant'altro. Non trascurabile neanche la eventuale commissione di trasferimento ad altro fondo o forma previdenziale individuale.
Una componente che puo' comportare un aggravio delle commissioni complessive e' la previsione di forme di garanzie finanziarie (tipo restituzione del capitale o rendimento minimo garantito nella fase di accumulo), ma in questi casi e' giustificabile. Lo e' molto meno la presenza di una ulteriore commissione (chiamata impropriamente di gestione, ma in effetti di sottoscrizione vera e propria), che grava percentualmente, oltre alle normali una-tantum, direttamente sulla contribuzione: nel caso dei prodotti Commercial Union, ad esempio, trattasi dell' 1%, che va, in pratica, a raddoppiare i normali costi di gestione!
Bisogna infine rimarcare che il FPA che investe in OICR (fondi comuni) non paga mai per Regolamento le commissioni di qualsiasi tipo legate a questi ultimi, evitando cosi' qualsiasi forma di "duplicazione commissionale", purtroppo prevista in molti altri prodotti (tipo FIP/PIP).
Passando ad analizzare i risultati riscontrati, vengono spontanee alcune doverose considerazioni che andremo ad elencare, avendo cura di ricordare che per il prodotto FPA, i primi 5 Gruppi da soli (ultimi dati Assogestioni sul 2° trimestre 2004), raccolgono oltre il 70% degli iscritti ed il 65% circa dell'ammontare della raccolta. Essi sono nell'ordine: Gruppo Intesa, Arca Sgr, Gruppo S. Paolo - Imi, MPS e Gruppo RAS.

Le considerazioni da fare sui risultati riscontrati sono le seguenti:
1) Su 310 Linee di investimento complessive, solo 41 offrono una garanzia o di capitale o di rendimento minimo garantito, e non sono a nostro avviso molte.
2) In base alla categoria Assogestioni, le linee azionarie sono 55, di cui solo 6 riescono a non avere un rendimento a 3 anni negativo.
3) Il numero delle linee bilanciato-azionarie e' di 21 con solo 3 che hanno un rendimento positivo a 3 anni.
4) La famiglia dei bilanciati-bilanciati e' di 70 linee con solo 18 di esse con performances positiva a 3 anni. In questa categoria compaiono le prime forme di garanzia: sono 2 le linee che danno garanzia di rimborso del capitale, mentre 1 linea offre anche un rendimento minimo garantito.
5) I bilanciati-obbligazionari sono 56 di cui 9 offrono la garanzia del capitale ed 1 garanzia di rendimento. In questo caso si iniziano ad invertire i risultati, con solo 4 linee che hanno risultati a 3 anni negativi.
6) Il gruppo piu' numeroso lo ritroviamo tra gli obbligazionari puri (78 linee), dove ci sono 14 prodotti con garanzia del capitale e 5 con garanzia di rendimento, e dove, in generale, si riscontrano delle performances buone, se non ottime. Sono solo 2 le linne che a 3 anni danno risultato negativo.
7) I monetari sono in tutto 27 (di cui 8 con garanzia sul capitale ed 1 di rendimento), con nessun risultato in perdita.
8) Esistono anche 3 linee flessibili, che in base ai risultati (dal + 15% al - 10%), fanno capire come poco si addicano ad un tipo di prodotto di previdenza complementare.
9) Salvo i prodotti Commercial Union, tutte le linee con garanzia di rendimento sono quelle che danno i migliori risultati, in funzione anche del minor rischio.
10) Non esiste correlazione positiva certa, all'interno di ciascun comparto, tra maggiore onere di gestione e migliori risultati.

Altre importanti considerazioni sono invece di carattere piu' generale:
1) Se prendiamo come raffronto il rendimento del TFR aziendale degli ultimi 3 anni (circa il 9,80%), il totale delle linee di investimento dei FPA che riescono a batterlo e' di sole 26 (poco piu' dell' 8% del totale), e questo dato ci pare poco incoraggiante.
2) Il totale delle linee in perdita e' di 97 (quasi 1/3 del totale):ci pare sinceramente un dato sconfortante.
3) Le commissioni di gestione si differenziano sempre in funzione delle caratteristiche delle linee di investimento: a quelle piu' rischiose corrispondono quasi sempre commissioni piu' elevate, con un differenziale medio tra tipologie di circa 0,30 punti percentuali.
4) Riducendo a 3 le tipologie di comparto (azionario, bilanciato ed obbligazionario), la Covip (Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione), nella ultima relazione annuale disponibile, ha stimato una incidenza media della commissione di gestione sui FPA, rispettivamente di 1,3%, 1,10% e 0,90% (az./bil. ed obbl.): tali parametri possono essere un buon riferimento per capire dove questo importante tipo di costo sia sopra o sotto la media di mercato.

* Delta Consulting

Allegato: Rendimenti 2.doc

 
 
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