Da sempre, ultima occasione in ordine di tempo quella
dei diamanti venduti a prezzo triplicato soprattutto -guarda caso- da Intesa Sanpaolo, Aduc mostra la differenza tra il "mondo perfetto" che emerge dai comunicati e dalle interviste rilasciate dai dirigenti e la realtà che si riscontra nei fatti.
Ci è pervenuta
una mail interna al Gruppo Intesa Sanpaolo. Mittente è una
Direzione Commerciale che inoltra alle agenzie una comunicazione emanata dalla
Direzione di Area della Lombardia.
Nella mail si legge che per i clienti che volessero il "
famigerato capitale garantito" è appena iniziato il collocamento di un bond che fa al caso loro.
E in effetti, il titolo presenta caratteristiche interessanti per chi è in cerca di tranquillità:
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Emittente solidissimo: si tratta infatti della Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo, un organismo appartenente al Gruppo della Banca Mondiale presso l'ONU.
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Tassazione agevolata al 12,5% contro l'aliquota ordinaria del 26%, trattandosi dell'emissione di un Ente Sovranazionale.
C'è però un aspetto...piccolo piccolo... che è sfuggito:
l'emissione non è in Euro ma in Dollari Australiani, e quindi
il sottoscrittore si accolla in toto il rischio di cambio riguardo l'importo delle cedole erogate ed anche -e soprattutto- l'importo del capitale a scadenza oppure in caso di vendita sul mercato.
Non propriamente un rischio adatto alla tipologia di cliente in cerca del "famigerato capitale garantito".
E' da notare come il bond garantisca (ad Intesa Sanpaolo) una bella
commissione di "up front" (vale a dire che viene immediatamente incamerata) del 3%. E non a caso
il margine "up front" del 3% viene ben evidenziato in grassetto ai venditori.
E non si tratta dell'unica commissione pagata dallo sventurato cliente che dovesse cascare nella trappola.
Insomma, è la solita emissione strutturata da evitare in collocamento anche nei casi in cui fosse adatta al cliente.
Ecco la realtà riguardo la "consulenza" del Gruppo Intesa Sanpaolo.
Ecco la realtà sui metodi usati dal Gruppo Intesa Sanpaolo per suggerire gli investimenti alla clientela.
Più in generale, questa è la realtà quotidiana delle banche.
Di seguito, la mail che sta circolando nelle agenzie Intesa Sanpaolo
Oggetto: I: collocamento nuova obbligazione World Bank in dollari australiani
approfittiamo dell’obbligazione in collocamento per i clienti che volevano il famigerato “capitale garantito”, tassazione ridotta al 12.50%.
Sotto le caratteristiche principali dell’obbligazione.
Oggetto: collocamento nuova obbligazione World Bank in dollari australiani
Vi comunichiamo che dal 01.06.2017 e fino al 26.06.2017 (OFS 19.06, INTERNET 12.06, OAD 09.06), salvo chiusura anticipata, con regolamento 30.06.2017, sarà in offerta una nuova obbligazione IBRD (WORLD BANK) in divisa estera:
“INTERNATIONAL BANK FOR RECONSTRUCTION AND DEVELOPMENT a Tasso Fisso Crescente in Dollari Australiani con scadenza 30 Giugno 2023"
L’obbligazione ha una durata di 6 anni e corrisponde annualmente cedole lorde crescenti in base al seguente schema :
Data stacco Cedola |
Tasso annuo lordo |
30/06/2018 |
1,30% |
30/06/2019 |
1,50% |
30/06/2020 |
1,70% |
30/06/2021 |
2,00% |
30/06/2022 |
2,20% |
30/06/2023 |
2,40% |
Il taglio minimo sottoscrivibile sarà di 2.000 Dollari Australiani (AUD) pari a circa 1.300 Euro considerando un cambio Eur/Aud pari a 1.5
Le sottoscrizioni che prevedono il regolamento su conto Euro verranno contabilizzate in base al cambio Operativo Unico di Intesa Sanpaolo del secondo giorno lavorativo antecedente la valuta di addebito
Le obbligazioni saranno esenti da diritti di custodia e sono soggette ad aliquota fiscale agevolata al 12.5%.
L’obbligazione offre un margine “up front” del 3,00%.
Come consuetudine nei giorni successivi alla chiusura del collocamento, è prevista la quotazione sul mercato EuroTLX
Intesa Sanpaolo
Coordinamento Territoriale Prodotti e Segmenti
Direzione Regionale Lombardia
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