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Ma l'Ombudsman Bancario ci e' o ci fa?
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Articolo di Giuseppe D'Orta
12 ottobre 2004 0:00
 
Riceviamo e volentieri pubblichiamo la seguente lettera che solleva un problema molto rilevante.

Cara ADUC, salto i preamboli ed i ringraziamenti (mai eccessivi) per tutto quello che fate a difesa dei consumatori e vengo subito ad esporvi il mio piccolo esempio di conflitto con il mondo delle istituzioni bancarie; premetto che non sono una persona, per cosI' dire, accondiscendente e che sono solito andare in fondo alle questioni in cui ritengo di essere dalla parte della ragione.
Il 7 luglio dello scorso 2003 ha inviato all'Ombudsman bancario un articolato reclamo relativo ad una serie di rapporti contestati intrattenuti presso due filiali del medesimo istituto bancario.
Il ricorso raggruppava una serie rilevante di reclami presentati, nel corso di circa un anno, alla banca che, non avendo avuto riscontro, erano stati via via reiterati.
A distanza di circa 10 giorni dalla ricezione, l'Ombudsman bancario suddivideva il ricorso in tre, uno per ciascun rapporto di c/c, e riscontrava i reclami, con una nota inviata anche alla controparte bancaria, in cui si comunicava di essere competenti ad esaminare solo le controversie che siano gia' state esaminate dall'ufficio Reclami senza aver ottenuto una risposta che abbia soddisfatto i ricorrenti. Al riguardo, poiche' non risultava dalla documentazione trasmessa che tale reclamo fosse stato inoltrato, la mancanza procedurale veniva sanata con la comunicazione medesima e la banca interessata veniva invitata ad esaminare i ricorsi ed a decidere nel merito, inviando per conoscenza a questa segreteria copia dell'esito del ricorso comunicato alla parte ricorrente.
Quest'ultima, nel caso in cui non dovesse essere fornita risposta, entro 60 giorni, o la stessa non dovesse essere favorevole, avrebbe dovuto comunicare tale situazione o trasmettere tale risposta corredata dalle proprie osservazioni e documentazioni all'Ombudsman.
In pratica l'Ombudsman ha ritenuto che tutti i precedenti reclami presentati, allegati al ricorso, non avessero avuto valore ed ha concesso nuovamente i 60 giorni di legge alla banca per esprimersi sull'intero oggetto della controversia.
Il successivo 13 ottobre si comunicava all'Ombudsman che, nonostante il termine assegnato fosse da tempo trascorso, nessuno dei 3 ricorsi aveva avuto riscontro e si richiedeva il pronunciamento in merito agli stessi.
Due mesi dopo il Collegio dell'Ombudsman comunicava di aver preso atto della comunicazione della banca che informava di aver gia' accreditato ai ricorrenti alcune delle somme contestate e di aver dato mandato alla propria filiale di riconoscere altre somme contestate. Avvertiva, nel contempo che, se entro 10 giorni la parte ricorrente non avesse manifestato contrario avviso, si sarebbe ritenuta cessata la materia del contendere.
Immediatamente si riscontrava tale comunicazione dichiarando di non ritener definita la vertenza in atto non essendo venuta a cessare la materia del contendere. Infatti, pur prendendo atto di quanto riportato nella corrispondenza intercorsa tra banca ed Ombudsman, della cui esistenza (e del cui contenuto) non si era in precedenza informati, non erano stati definiti tutti i punti del ricorso e, comunque, non era stato affrontato quello di entita' sostanzialmente piu' rilavante (svariate migliaia di euro contro poche decine di euro di tutti gli altri). Si chiedeva, pertanto, nuovamente all'Ombudsman di esprimersi sulle questioni controverse.
Da allora, la ricevuta di ritorno della raccomandata porta la data del 30 dicembre del 2003, ad oggi non si sono avute piu' notizie. Visto il trascorrere del tempo, considerato che, nel frattempo, nel gennaio di quest'anno l'istituto bancario aveva pensato bene di rescindere unilateralmente il contratto di c/c (circostanza anche questa sottoposta all'attenzione dell'Ombudsman bancario con riferimento alla controversia in atto), a meta' dello scorso giugno ho inviato all'Ombudsman una nuova raccomandata con la quale, citando esplicitamente a riferimento i ricorsi ancora non definiti, si richiedevano notizie sull'esito degli stessi.
Altri 100 giorni sono passati ma non ho ancora avuto alcun riscontro.
La domanda sorge spontanea, avrebbe detto un mio compaesano che tempo addietro si interessava sul video delle problematiche di difesa dei cittadini: ma quanti cavilli puo' addurre l'Ombudsman per evitare di esprimersi?
Cosa puo' fare ancora, un comune mortale, oltre che reiterare la richiesta di notizie?
Per completezza devo aggiungere che a meta' luglio sono stato contattato telefonicamente da un funzionario della banca che, premettendo che il giorno seguente sarebbe andato in ferie per cui aveva soltanto quel pomeriggio per ricevermi, mi ha malamente esposto una proposta di rimborso (abbastanza incomprensibile nella sua singolarita' ) ed alla mia richiesta di chiarimenti sul perche', a seguito di conteggi da loro stessi effettuati, mi avessero proposto il pagamento solo di una frazione della somma determinata, non ha saputo (voluto) darmi spiegazioni. Naturalmente non ho accettato, ho consegnato al momento per iscritto una richiesta chiarimenti ed ho reiterato l'istanza del riconoscimento, oltre che dell'intero danno, anche di rivalutazioni ed interessi legali.
Inutile dire che, nonostante sia da tempo finito il periodo di ferie, la banca non si e' fatta piu' viva.
Grazie per essere arrivati fin qui e grazie ancora per tutto quello che fate per sostenere i diritti delle controparti piu' deboli. Faro' tesoro dei vostri consigli.
Carmine, Napoli

Le lamentele sui comportamenti tenuti dall'ombudsman bancario si stanno moltiplicando. I comportamenti segnalati fanno si' che i tempi di intervento si dilatino e, spesso, non si pervenga ad una decisione. Trattandosi di un organismo istituito su base volontaria ed a cui non e' obbligatorio rivolgersi, non ci sono possibilita' di intervento. Dobbiamo constatare il crescente fallimento di un organismo che, se ben gestito, comporterebbe un notevole snellimento delle controversie tra banche e clienti consumatori, oltre che ad un alleggerimento delle cause legali vere e proprie. La realta', invece, ci sembra procedere nella direzione opposta.
Ad ogni modo provvederemo ad inviare all'Ombudsman Bancario la sua lettera per chiedere spiegazioni. vedremo se e come ci risponderanno.
 
 
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