In ottobre la Cassa Depositi e Prestiti ha emesso due nuovi Buoni Postali Fruttiferi.
Cosa pensiamo, in generale, di questi strumenti lo si puo' leggere a questo indirizzo:
clicca qui. Chi volesse approfondire puo' leggere, in particolare, questo articolo gia' pubblicato in passato, "I buoni Postali Fruttiferi" all'indirizzo:
clicca qui .
In questo articolo, vogliamo ribadire alcune osservazioni legate alle nuove serie.
La serie "A9"
In primo luogo bisogna ricordare che i Buoni Postali Fruttiferi (d'ora in poi: BTF) sono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti in seguito ad un decreto del ministero dell'Economia. Sono garantiti dallo Stato. Ogni decreto ministeriale istituisce una nuova serie con diversi rendimenti e da quel momento la serie precedente non e' piu' sottoscrivibile.
Fino al 1 Gennaio 2003 i BTF si dividevano in ordinari e a termine. Dopo il 1 Gennaio 2003 i BTF a termine non sono piu' sottoscrivibili.
L'ultima serie dei BTF ordinari emessa ad ottobre e' la serie "A9". Si possono leggere tutte le caratteristiche di questa serie nel foglio informativo analitico allegato a questo articolo.
In poche parole, i BTF ordinari sono titoli ventennali, rimborsabili in qualunque momento. Se il rimborso avviene entro il primo anno non e' riconosciuto nessun interesse. Il valore di rimborso e' predeterminato ed e' crescente all'aumentare della durata dell'investimento.
Il rendimento di un BTF ordinario si colloca circa a meta' fra il rendimento di un titolo di Stato a breve termine e quello di uno a lunga scadenza (di pari durata).
Nel foglio informativo analitico del BTF vi sono riportati i "tassi nominali annui lordi" che vengono riconosciuti ogni anno.
E' importante non fraintendere questa tabella. Facciamo un esempio, al decimo anno il BTF della serie "A9" ha un tasso del nominale lordo del 4,95%. Questo non significa che ha un rendimento del 4,95%. In tutti gli anni precedenti, infatti, il BTF ha avuto tassi sempre inferiori. Quindi il rendimento annuo effettivo composto netto durante i 10 anni e' pari al 3,13%.
Un rendimento certo non entusiasmante ma confrontabile con il rendimento di un BTP a 10 anni (3,89% del BTF in scadenza agosto 2013).
Riportiamo per comodita' il calcolo del rendimento annuo effettivo composto netto della serie "A9", si ricorda che nel foglio informativo analitico e' possibile leggere il coefficiente di rimborso per ogni scadenza predeterminata nei 20 anni.
Anni e Rendimento
1 - 1,75%
2 - 1,75%
3 - 1,95%
5 - 2,29%
7 - 2,76%
10 - 3,13%
15 - 3,55%
20 - 3,79%
La serie "BA9"
Questa serie e' un buono postale indicizzato a scadenza. La durata del buono e' di sette anni. Anche questo buono puo' essere rimborsato in qualsiasi momento, ma il rendimento collegato all'indicizzazione e' riconosciuto solo per i buoni portati a scadenza. Non solo, se si rimborsa il buono prima dei sette anni, il rendimento e'
inferiore rispetto alla serie "A9".
Nella tabella di seguito si possono confrontare i rendimenti (effettivi, annuali, composti, netti) della serie A9 e BA9:
Anni - A9 - BA9
1 - 1,75% - 1,44%
2 - 1,75% - 1,44%
3 - 1,95% - 1,65%
5 - 2,29% - 1,99%
7 - 2,76% - 2,44%
Come si vede, se si rimborsa prima dei sette anni questo BTF ha rendimenti veramente magri.
Qualche piccola soddisfazione in piu' si puo' avere dal meccanismo di indicizzazione che prevede, qualora l'indice azionario EuroStoxx 50 nei sette anni non abbia un andamento negativo, un rendimento aggiuntivo a scadenza del 10% nei sette anni. Questo porta il rendimento effettivo, annuale, composto, netto, a 3,47%.
Questo BTF a noi piace veramente poco. Uno dei grandi pregi dei BTF e' quello di essere relativamente semplice, con un rendimento certo e privo di rischi.
Bisogna dire che, diversamente dai titoli strutturati venduti dalle banche (ed anche dal Banco Posta), con questo BTF il capitale non e' mai a rischio neppure durante tutta la vita del prodotto. Comunque la logica di legare parte del rendimento di un BTF ad un indice azionario non ci piace affatto. Un'altra cosa che non ci piace di questo BTF e' il fatto che e' obbligatorio avere un dossier titoli per sottoscriverlo e questo comporta un aggravio di costi.
Chi e' certo di poter tenere un capitale fermo per sette anni ha certamente modi molto piu' intelligenti di bloccare il capitale.
Allegato: BA9 FIA.pdf
Allegato: A9 FIA.pdf