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Autorità indipendenti. Da chi e per chi? Il caso Consob/associazioni consumatori
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Comunicato di Vincenzo Donvito
22 febbraio 2019 15:19
 
 Di recente è stato modificato il presidente della Consob, Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, autorità italiana per la vigilanza dei mercati finanziari. In merito abbiamo espresso le nostre perplessità visto che il nuovo presidente, Paolo Savona, è disinvoltamente passato dalla guida di un ministero del governo in carica a quella di un’autorità che prevede l’incompatibilità temporale per quanto avvenuto (1). Nonostante i conflitti d’interesse non siano prerogativa esclusiva del governo in carica (è storia, vita della nostra democrazia malata), noi continuiamo a non rassegnarci e a stupirci ogni volta di tanta sfrontatezza e disprezzo delle regole del gioco democratico. Non ci “fila” nessuno, lo sappiamo. E cose del genere vanno avanti lo stesso, al massimo percepiamo un sorrisino da uno sbafo di qualche editoriale per dirci sottovoce che abbiamo ragione….
E’ dello scorso 20 febbraio una delibera della Consob (2) che ha nominato nel proprio seno i membri del “Comitato degli operatori di mercato e degli investitori”, la cui funzione è quella di “agevolare il confronto e il dialogo con i soggetti interessati”. Nello specifico, il Comitato “esprime il parere degli operatori del mercato e degli investitori sui regolamenti e sugli altri atti a contenuto generale, sottoposti alla sua attenzione dalla Consob e afferenti alle materie rientranti nelle competenze istituzionali dell’autorità”. Si tratta di 30 persone scelte tra operatori di mercato, docenti universitari e associazioni di consumatori. A parte che non comprendiamo cosa c’entrino le associazioni di consumatori, visto che non sono né operatrici di mercato né investitrici… ma questo forse è un nostro deficit congenito. Sta di fatto che quattro associazioni hanno i loro rappresentanti in questo Comitato, associazioni aderenti ovviamente al CNCU (Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti) presieduto dal ministero dello Sviluppo Economico (MISE) (3).
Le associazioni chiamate nel Comitato sono: Codacons (quella delle class action sui televoto del festival di Sanremo), Adusbef (quella del leader storico secondo cui i Protocolli dei Savi di Sion controllerebbero il sistema bancario internazionale – 4), Confconsumatori (legata al pianeta coop) e Lega Consumatori (Acli).
A parte le storie specifiche di ogni associazione, che ci servono per fare un po’ di colore per non dimenticare dove e come viviamo, le associazioni di consumatori sono lì, immaginiamo con gettoni di presenza, ad esprimere pareri, come parte di un organismo a cui le stesse associazioni poi si rivolgono per chiedere giustizia. Torna tutto? Comitato foriero di pareri indipendenti? Bah!!
Certo, stesse osservazioni varrebbero anche per la presenza degli “operatori di mercato” (che si mettono a dare pareri contrari a chi, una banca per esempio, gli paga lo stipendio?), ma lasciamo a questa categoria l’eventuale considerazione della propria etica professionale.

NOTE
1- https://investire.aduc.it/comunicato/savona+alla+consob+auguri+ma+non+si+parte+certo+col_29144.php
2 – http://www.consob.it/web/area-pubblica/bollettino/documenti/bollettino2019/d20824.htm
3 - Aduc per scelta non partecipa a questo organismo del MISE, perché spesso controparte nelle nostre iniziative e che ci farebbe per questo sentire in imbarazzo nel seguirne le direttive. Scelta che ci taglia fuori – di diritto - da molti consessi istituzionali, cosa che non ci preoccupa visto che di fatto, proprio per questo motivo, siamo in grado di intervenire meglio e senza conflitti di interesse.
4 - https://www.aduc.it/articolo/irriverente+difficolta+istituzionale+lannutti+oggi_29062.php
 
 
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