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ALLORO OLIMPICO di PosteVita: l'importante e' non rimanere di bronzo
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Articolo di Paolo Venturini
8 ottobre 2004 0:00
 
Il prodotto in questione e' la nuova proposta con durata di 7 anni della famiglia Programma Dinamico di Poste Vita (la compagnia assicurativa di Poste Italiane), che va in collocamento ai risparmiatori in questi giorni (inizio il 6 Settembre e termine il 25 Ottobre).
Trattasi di un contratto di Assicurazione sulla Vita in forma mista ed a premio unico, Index Linked, collegato ad un Titolo Strutturato (Alloro Olimpico per l'appunto), emesso e garantito da Unicredito Italiano s.p.a. e costituito da 2 componenti, una obbligazione ed una opzione sugli indici di riferimento (Dow Jones Eurostoxx 50, Nikkei 225, S & P 500, Hang Seng, SMI e FTSE 100).
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Nello specifico il prodotto si presenta piu' "complicato" della media di riferimento, e precisamente:
1) l'opzione di riferimento investe il 17,40% del valore nominale sottoscritto, con possibilita' di riduzione del valore stesso all'11% dopo 7 anni. L'11% sara' quindi il rendimento minimo garantito finale se mantenuto il prodotto fino a scadenza settennale, con un rendimento annuo composto di circa l'1,50%.
2) la componente obbligazionaria (anche se non indicata nei prospetti, sicuramente si tratta di uno zero coupon), restituisce il valore nominale iniziale a scadenza
3) la presenza di 2 "step" di liquidazione anticipata del titolo, alla fine del 5° e del 6° anno di vita (se tutti gli indici di riferimento, singolarmente, non hanno perso + del 10% dal valore iniziale di riferimento). In questo caso il titolo verra' liquidato rispettivamente al valore del 130% (il 5° anno), e del 140% (il 6°anno), per confluire, in entrambi i casi, nella Gestione Separata Posta Piu' di Poste Vita.
Alcuni aspetti non possono che essere rimarcati.
Primo: quanti sono coloro che ci hanno capito qualcosa?
Secondo: quanto guadagna l'emittente un titolo di questo genere?
Terzo: il rendimento minimo garantito a scadenza e' inferiore a quello di un equivalente Titolo di Stato italiano
Quarto: se durante la vita del prodotto avete bisogno di liquidare la posizione, accendete un cero e pregate, perche' il livello di max perdita (in casi estremi potreste anche guadagnare, ma la vediamo dura), non e' quantificabile. Nessuno puo' dirvi, se non in malafede, che e' impossibile dover liquidare il titolo durante la sua esistenza, con una perdita del 10 o del 20%. E questo aspetto e' di fondamentale importanza.
Quinto ed ultimo: se nei primi 5 o 6 anni di vita, gli indici azionari di riferimento fossero andati troppo bene, e' giusto abbassare il livello del rendimento del risparmiatore, investendo il tutto, per gli ultimi 1 o 2 anni, in una ulteriore gestione separata, che di PIU', ha solo tanti costi aggiuntivi?!?!
In conclusione, la logica di questi prodotti appare evidentissima:
quasi con certezza non faranno la felicità degli investitori, ma piuttosto aiuteranno non poco a presentare la societa' Poste Italiane s.p.a., al futuro collocamento in Borsa, con ottimi bilanci!
 
 
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