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Astaldi: niente trustee, domenica 16 dicembre nessuna assemblea degli obbligazionisti. Le iniziative di Aduc. Replica dello Studio Legance
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Articolo di Giuseppe D'Orta
14 dicembre 2018 13:37
 
AGGIORNAMENTO: Abbiamo ricevuto dall'avvocato Daniele Geronzi dello Studio Legance una richiesta di rettifica in merito al nostro articolo che pubblichiamo in calce.

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La vicenda Astaldi sta offrendo uno spettacolo niente affatto decoroso sotto più aspetti. Iniziamo a valutare quelli strettamente legati alla procedura di concordato, che interessano soprattutto gli obbligazionisti.

Per sabato e domenica prossimi, 15 e 16 dicembre, è stata convocata una molto strombazzata "assemblea degli obbligazionisti Astaldi".

Prima di tutto: non si tratta dell'assemblea degli obbligazionisti Astaldi. Un'assemblea degli obbligazionisti non si convoca certo tramite un banale comunicato-stampa. Si tratta invece dell'assemblea degli aderenti ad un comitato nato nelle scorse settimane.

Un comitato che si è rivolto allo Studio Legance, che è stato consulente proprio dell'emissione obbligazionaria Astaldi 2020. Già sotto tale punto di vista si può affermare che la decisione non è stata proprio il massimo riguardo la prevenzione dei conflitti di interessi. C'è però un aspetto molto più serio di cui al comitato non hanno tenuto conto.
 

Le emissioni internazionali come il bond Astaldi possono finire coinvolte in controversie sotto varie legislazioni. Il prospetto informativo dell'emissione prevede ovviamente ciò, disponendo che negli U.S.A. si è incaricato lo Studio x, in Gran Bretagna lo Studio y, ecc.
 

In Italia, lo Studio legale incaricato -e pagato- da Astaldi per le eventuali controversie è proprio Legance!

Questo comitato di obbligazionisti Astaldi, insomma, si è affidato agli stessi avvocati che hanno ricevuto incarico dalla Astaldi proprio riguardo il bond da loro posseduto! Il tutto senza aver avvisato gli aderenti che, se avessero saputo in anticipo come era loro diritto, avrebbero potuto assumere decisioni diverse.

Per quale motivo questo comitato non ha avvisato gli aderenti effettivi e potenziali, e soprattutto non ha tenuto conto della cosa nella scelta dell'assistenza? Per il semplice motivo che non lo sapevano fino ad alcuni giorni fa, quando lo hanno appreso da Aduc. La notizia, però, non era per niente segreta, né tanto meno rappresentava una novità, essendo stata indicata nel prospetto informativo dell'emissione che però nessuno di questo comitato ha mai letto. La cosa è pure comprensibile, trattandosi di un documento per addetti ai lavori.

Pag. 259:
LEGAL MATTERS Certain legal matters in connection with the Offering will be passed upon for us by Shearman & Sterling (London) LLP, as to matters of United States federal and New York law, and by Chiomenti Studio Legale, as to matters of Italian law. Certain legal matters in connection with the Offering will be passed upon for the Initial Purchasers by White & Case LLP, as to matters of United States federal and New York law, and by Legance Avvocati Associati, as to matters of Italian law.


Ancora, il 16 novembre avevamo fatto notare come HSBC Corporate Trustee Company (UK) Limited, Trustee (rappresentante) dell'emissione obbligazionaria scadenza 2020, ci avesse riferito di aver dal 26 settembre più volte provato a contattare Astaldi, ma senza ricevere risposta. La motivazione è giunta lo scorso 30 novembre, quando HSBC ha comunicato che il suo l'incarico di trustee è decaduto a fine 2015 (!) dopo la scadenza triennale, ed occorre nominarne uno nuovo. HSBC non è disposta a riassumere l'incarico (chissà perché).

Sempre il comitato, anche in questo caso dopo averlo appreso da Aduc, ha incaricato lo Studio Legance per la presentazione di un'istanza al Tribunale di Roma affinché questo nomini un nuovo Rappresentante Comune degli obbligazionisti. Ci auguriamo che non sia lo Studio Legance ad essere nominato Rappresentante Comune degli obbligazionisti! Nella malaugurata ipotesi, lo faremo notare a chi di dovere.

Aduc ricorda la propria iniziativa a tutela degli obbligazionisti ed anche degli azionisti Astaldi assieme alla parallela iniziativa di valutazione della corretta esecuzione dell'acquisto da parte dell'intermediario.

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 REPLICA DELL'AVV. DANIELE GERONZI, STUDIO LEGANCE

Scrivo in merito al pezzo pubblicato in data odierna sul sito Aduc a sua firma ed alle comunicazioni di pari tenore da lei diffuse nei giorni precedenti, ritenendo opportuno e doveroso fornire alcune importanti precisazioni, anche nell’interesse del comitato di obbligazionisti (denominato Comitato Bondholders Astaldi) da noi rappresentato.
Innanzitutto, per previsione statutaria, possono aderire al comitato i portatori dei due prestiti obbligazionari denominati “Astaldi S.p.A. 500,000,000 7.125% Senior Notes due 2020” (“Prestito 2020”) e “Euro 140,000,000 4,875 per cent. Equity-Linked Notes due 2024” (“Prestito 2024”), emessi da Astaldi rispettivamente nel 2013 (oggetto di due successive ‘riaperture’, l’ultima delle quali nel febbraio 2014) e nel 2017, il primo retto dal diritto dello Stato di New York e il secondo da quello inglese.
Legance è stato coinvolto unicamente in relazione all’emissione del Prestito 2020. 
In tale contesto, il ruolo di Legance è stato quello di prestare assistenza legale in favore dei cosiddetti ‘Initial Purchasers’ (e non in favore di Astaldi) limitatamente a specifici e circoscritti profili di diritto italiano. L’assistenza in favore degli Initial Purchasers si è conclusa con il rilascio, in data 14 febbraio 2014, di un parere legale in favore degli stessi.

Quanto indicato al paragrafo a pagina 259 dell’Offering Circular del Prestito 2020 denominato Legal Matters (“Certain legal matters in connection with the Offering will be passed upon for the Initial Purchasers […] by Legance Avvocati Associati, as to matters of Italian law”) fa riferimento alle attività che si sono concluse, per l’appunto, con il rilascio del predetto parere e pertanto non va e non può essere inteso nel senso che, come erroneamente riportato nel suo articolo, “In Italia, lo Studio legale incaricato - e pagato - da Astaldi per le eventuali controversie è proprio Legance!”. Si tratta, invero, di un’affermazione fantasiosa e destituita del minimo fondamento, frutto di una evidente mancata comprensione del testo e della materia.  
Per completezza di informazione, le segnaliamo altresì che la circostanza che gli onorari di tutti i consulenti legali degli Initial Purchasers siano in ultima analisi a carico della società emittente è totalmente in linea con la prassi, trattandosi di costi inerenti l’emissione e collocamento del prestito obbligazionario voluto dalla società.  
In estrema sintesi, Legance non ha mai assistito Astaldi né ha mai ricevuto dagli Initial Purchasers o da Astaldi alcun incarico per l'assistenza in relazione ad eventuali controversie connesse al Prestito 2020 e non è stato ad alcun titolo coinvolto nell’emissione e nel collocamento del Prestito 2024.
La circostanza che Legance fosse stato coinvolto quale legale di diritto italiano degli Initial Purchasers del Prestito 2020 retto dal diritto dello Stato di New York è stata puntualmente condivisa con i rappresentanti del comitato prima del conferimento del mandato, sebbene, come da lei stesso indicato, si trattasse di circostanza nota.

Ci permetta di precisare inoltre, nell’interesse di una corretta informazione, che l’incarico di trustee (istituto atipico nel diritto italiano, previsto dalla legge regolatrice del prestito obbligazionario) non è a termine, mentre l’incarico di HSBC venuto meno per decorso del termine triennale è quello di rappresentante comune degli obbligazionisti (diverso ed autonomo istituto di diritto italiano). 
Infine, le segnaliamo che la nomina del nuovo rappresentante comune è rimessa al Tribunale competente, in assenza di una delibera dell'assemblea degli obbligazionisti.
In ragione di quanto illustrato, la invitiamo a volersi astenere dal diffondere ulteriori notizie non corrispondenti al vero ed a volersi attivare per la rimozione di quelle tuttora in circolazione. In difetto, ci vedremmo purtroppo costretti ad intervenire per la tutela degli interessi dello Studio e del comitato nostro cliente. 


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LA NOSTRA REPLICA

Gentile avv. Geronzi,

Pubblichiamo, come facciamo sempre, il testo integrale della replica di cui occorre evidenziare alcuni aspetti.

Le nostre critiche, sia chiaro, sono mosse non al vostro Studio, bensì agli organizzatori del comitato che se ne sono resi responsabili. Si tratta di mancanze talmente gravi che, a nostro avviso, non possono essere tenute nascoste agli interessati ed in generale al pubblico, affinché si comprenda che in situazioni tanto complesse occorre evitare le improvvisazioni.

L'incarico di rappresentante comune degli obbligazionisti è scaduto e il comitato vi ha conferito mandato di depositare istanza al Tribunale di Roma affinché ne nomini uno nuovo. Lo ha fatto immediatamente dopo che avevamo riferito la notizia ad alcuni obbligazionisti. L'incarico ad Hsbc, del resto, è scaduto a dicembre del 2015 (!), ma il comitato si è attivato solo dopo che la notizia aveva iniziato a circolare.

Riguardo gli incarichi a Legance e al relativo pagamento da parte di Astaldi eravamo certi che aveste indicato tutto ai rappresentanti del comitato e anche sul resto possiamo essere d'accordo ma, a nostro modo di vedere e come logica esigeva, i precedenti rapporti tra Legance e Astaldi andavano evidenziati dal comitato:
- prima di proporsi agli interessati;
- prima di domandare loro esborsi di danaro;
- prima di emanare comunicati dal tenore "Spezzeremo le reni alla Astaldi!";
- prima di certe discutibili esternazioni come "aver raggiunto la quasi totalità del retail" (ma dove?).

Tutto ciò dimostra una gestione quantomeno poco accorta della vicenda, i cui danni sono immediatamente emersi.
La cosa peggiore è che il tutto prosegue ancora adesso: come evidenziato nell'articolo di stamane, ancora in questi giorni informazioni riservate circolano come acqua fresca, al punto tale che ora tutta Italia conosce l'esposizione nel bond Astaldi di una nota società di gestione del risparmio.

 
 
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