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Cryptovalute. Bill Gates: cose da folli
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Articolo di Redazione
17 giugno 2022 4:55
 
Il co-fondatore di Microsoft ha scelto di rispondere senza ricorrere a giri di parole alla domanda postagli sul palco dell’evento Sessions: Climate 2022 organizzato da TechCrunch. Come suo solito, non ha peli sulla lingua. Con estrema tranquillità, Bill Gates ha detto la propria in merito al fenomeno NFT e al mondo delle criptovalute. In estrema sintesi, sostiene si basino al 100% sulla teoria del greater fool (o del folle maggiore). È quella che spiega la compravendita di beni a prezzi sempre più elevati come motivata dalla sola prospettiva che, in seguito all’acquisto, arrivi qualcuno disposto a sborsare una cifra maggiore per impossessarsene, generando così un profitto. La più classica dinamica speculativa alla base di ogni bolla economica.

Le stoccate di Bill Gates a NFT e criptovalute
La prima stoccata, con tono volutamente sarcastico, è rivolta ai Non-Fungible Token. Ne emerge in modo decisamente poco velato il riferimento a quelli della serie Bored Ape Yacht Club, sponsorizzati e sostenuti da un lungo elenco di celebrità e di recente protagonisti di un’iniziativa legata al metaverso: Ovviamente, costose immagini digitali di scimmie miglioreranno il mondo in modo significativo. L’ex CEO, ora filantropo a tempo pieno, afferma di essere abituato a investire su altri fronti e con finalità ben diverse. Queste le sue parole: Sono abituato ad altri asset, come una fattoria in cui si produce o un’azienda che realizza prodotti.
Quella che può essere definita come una sorta di malcelata avversione nei confronti del mondo crypto è cosa nota e ribadita da Gates in più occasioni. Con particolare riferimento a Bitcoin, ha dichiarato nei mesi scorsi di non possederne, tornando poi sull’argomento per sottolineare come l’infrastruttura decentralizzata su cui poggia la moneta virtuale consumi troppa energia. Di fatto, rappresenta un problema in termini di sostenibilità.

 (Cristiano Ghidotti su Punto-informatico.it del 16/06/2022)
 
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