Nei giorni scorsi abbiamo evidenziato come il voto sul piano e sulla proposta di concordato preventivo di Astaldi, previsto per il prossimo 26 marzo, sarà un pateracchio illegale sostenuto da chi agisce in conflitto di interessi: banche e Salini Impregilo. Per questo abbiamo invitato gli obbligazionisti a votare NO a questa proposta.
In breve. Le banche Unicredit e Intesa San Paolo (che sono anche socie di Salini Impregilo) sono in conflitto di interesse: sono loro che hanno proposto il concordato e loro ad essere i maggiori creditori delle esposizioni bancarie che non sono state sufficienti ad impedire ad Astaldi di essere al punto in cui è. Nel contempo, tra gli ammessi al voto c’è pure Salini Impregilo, il gruppo di costruzioni che -se il piano verrà approvato- fagociterà Astaldi con il suo ricco portafoglio di commesse e completamente liberata dal fardello del debito. Quindi tutti questi soggetti votano su se stessi.
Abbiamo ampiamente motivato questa situazione (1). Ci aspettavamo non proprio di essere presi in considerazione facendo magari anche rinsavire le parti che abbiamo denunciato essere in conflitto di interessi…. Se fosse accaduto avremmo dovuto darci diversi pizzicotti sulle guance per capire se eravamo svegli e se ci eravamo risvegliati nel Paese e nel mondo in cui viviamo.. ma quantomeno di mettere la pulce nell’orecchio dell’ampio “Pantheon” che ascoltiamo e leggiamo tutte le volte che sono in gioco gli interessi dei risparmiatori, il buon diritto e il risanamento di economie disastrate da una serie di “leggerezze”.
Invece NO! Silenzio assoluto!! Abbiamo sbagliato? Non crediamo, visto che al momento non ci sono arrivate comunicazioni giudiziarie che, in genere, la tipologia di soggetti coinvolti usano facilmente (2).
Imbarazzo, vista la mastodonticità dei soggetti coinvolti, che vantano solidità, capacità, essenzialità, determinatezza e lungimiranza? Può darsi. Ma le cose le abbiamo scritte e auspichiamo solo che non rimangano solo per una sorta di “futura memoria” dopo che tutto quello che era previsto di male e di storto sarà accaduto.
Non ci piace la funzione di
“grillo parlante”. Non siamo soddisfatti di avere previsto qualcosa che poi sarà diventato tale, ma
operiamo con la consapevolezza di contribuire a non farci male; ché crediamo che vicende del genere facciano male non solo agli specifici risparmiatori e ai soggetti industriali e creditizi coinvolti, ma all’economia di tutto il Paese. Perciò siamo qui a ribadire la vicenda e le nostre osservazioni.
Purtroppo siamo consapevoli che il concordato Astaldi, ‘
concordato’ in ogni minimo dettaglio, andrà avanti e tale palese violazione della par condicio tra i creditori non fermerà i soggetti che l’hanno studiata e confezionata. Il 26 marzo voteranno tutti, e voteranno a favore del piano. La votazione sarà di sicuro impugnata per questo ulteriore motivo, assieme agli altri già noti e descritti.
Non si può evitare?
Note
1 -
Bond Astaldi: un concordato troppo 'concordato'. Aduc consiglia di votare NO tramite le banche
Bond Astaldi: piu' che un esempio, un paradosso!
Bond Astaldi: Salini Impregilo e le banche creditrici giocano su ambo i fronti
Bond Astaldi: il conflitto di interessi esclude Salini Impregilo e le banche dal voto
2 – Per capire, anche se è un’altra vicenda, ma recente. La Banca Popolare di Bari ci aveva denunciato perché circa un anno fa avevamo scritto e documentato, in modo pacato e senza toni diffamatori o calunniosi, che erano sull’orlo del fallimento. Interrogatori, etc… tutto “sparito” dopo le note vicende dell’Istituto pugliese….