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BankItalia e le nuove norme sulla trasparenza: l'importanza di essere consapevoli dei propri diritti
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Editoriale 
8 ottobre 2003 0:00
 
Molte volte abbiamo ripetuto come il quadro della normativa a tutela dei risparmiatori e degli utenti delle banche sia gia' piuttosto vantaggioso per i clienti.
Il problema fondamentale e' la quasi completa inconsapevolezza, da parte dei risparmiatori, dei propri diritti.
Uno degli scopi di Investire Informati e' proprio quello di aumentare il piu' possibile questa consapevolezza.
Recentemente e' entrato in vigore un provvedimento del Governatore della Banca d'Italia sulla trasparenza nei servizi bancari che prevede un ulteriore allargamento degli obblighi informativi da parte delle banche.
Il provvedimento (sebbene ovviamente non modifichi la sostanza del problema) va nella direzione giusta, ma quanti clienti ne sono a conoscenza e pretendono dalla propria banca il rispetto di queste regole?

Le disposizioni prevedono:
- forme di pubblicita' su tassi, prezzi e altre condizioni contrattuali praticate per le operazioni e i servizi e sui principali strumenti di tutela previsti in favore dei clienti;
- requisiti di forma e contenuto minimo dei contratti;
- forme di tutela nei casi di variazioni, sfavorevoli al cliente, delle condizioni contrattuali e comunicazioni periodiche idonee a fornire ai clienti un'informazione essenziale sull'andamento del rapporto contrattuale.

Nella sezione documenti del sito abbiamo pubblicato il testo integrale del provvedimento. Chiunque lo desideri puo' leggerlo integralmente: a questo indirizzo
clicca qui

Obblighi informati
Nella sezione II del provvedimento sono riportate con precisione la struttura dei documenti che la banca e' obbligata a fornire ai clienti. Questi sono:
- l'"avviso" contenente le "principali norme di trasparenza", atto a richiamare l'attenzione dei clienti sui diritti e sugli strumenti di tutela previsti a loro favore;
- il "foglio informativo", contenente informazioni analitiche sull'intermediario e su tassi, spese, oneri ed altre condizioni contrattuali nonche' sui principali rischi tipici dell'operazione o del servizio;
- la copia completa dello schema di contratto che puo' essere richiesta dal cliente prima della conclusione del contratto;
- il documento di sintesi<</b> delle principali condizioni contrattuali, unito al testo del contratto.

Questa mole di documenti e' redatta in forma piuttosto chiara e agevolmente leggibile. Ad esempio si prevede l'introduzione di un ISC (indicatore sintetico di costo) per i mutui e gli altri finanziamenti. L'ISC ha la stessa funzione del TAEG (del "tasso annuo effettivo globale" nei finanziamento al consumo) .
I fogli informativi devono riportare: informazioni sull'intermediario; caratteristiche e rischi tipici dell'operazione o del servizio; condizioni economiche del servizio o dell'operazione; clausole contrattuali che regolano l'operazione o il servizi.
Inoltre i fogli informativi riportano una legenda esplicativa delle principali nozioni in essi riportate (ad esempio, tasso di mora, valuta, parametri di indicizzazione impiegati, ecc.).
Tutti questi obblighi informativi sono potenzialmente molto utili, ma non serviranno assolutamente a nulla a meno che i clienti non prendano l'abitudine di leggerli, comprenderli e comportarsi di conseguenza.
Non ci stancheremo mai di ripeterlo: e' fondamentale che i clienti delle banche smettano di basare i loro rapporti sulla fiducia. Le banche, al pari di qualsiasi altra azienda hanno lo scopo di massimizzare i profitti e questo comporta massimizzare i costi a carico dei clienti. Prima di firmare una qualsiasi operazione (che sia un finanziamento, un investimento, l'apertura di un rapporto di conto corrente, ecc) e' necessario farsi dare i fogli informativi, leggerli con attenzione e se non si comprendono appieno, farsi dare spiegazioni da persone di fiducia che non siano dipendenti o promotori finanziari della banca.
Solo con l'informazione e la piena comprensione dei costi e dei rischi delle operazioni proposte (magari mettendo in concorrenza piu' istituti di credito) si potranno diminuire i danni economici che sistematicamente il settore bancario provoca ai propri clienti.
 
 
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