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Parmalat: consigli pratici per i risparmiatori. Un servizio d'informazione personalizzata
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Editoriale 
30 dicembre 2003 0:00
 
A seguito delle note vicende sul caso Parmalat si stanno rincorrendo iniziative che gia' il 15 Dicembre 2003, nell'editoriale di "Avvertenze" - la rivista quindicinale dell'Aduc - (clicca qui) abbiamo definito "fra le piu' improbabili". Gli obbligazionisti e gli azionisti della Parmalat, che gia' sono stati truffati, non hanno certamente bisogno di imbarcarsi in iniziative che alimentino false speranze, facciano perdere tempo ed in alcuni casi anche ulteriori denari.

Cerchiamo di fare un po' di chiarezza. Prima di tutto i fatti.
- E' ormai evidente che gli azionisti e gli obbligazionisti della Parmalat sono vittime di una colossale truffa. Le responsabilita' devono essere ricercate prima di tutto negli amministratori della societa', nel collegio sindacale e nelle societa' di revisione Deloitte & Touche e Grant Thornton.
E' noto che le indagini per accertare queste responsabilita' sono gia' in piena operativita' dal momento che il principale indiziato, Calisto Tanzi, e' a San Vittore in stato di fermo con l'accusa di bancarotta fraudolenta e vari altri capi d'imputazione.
- Il 23 Dicembre 2003 il Governo ha varato un decreto legge che ha integrato la disciplina vigente in materia di amministrazione straordinaria di imprese in crisi con oltre mille dipendenti ed un debito superiore al miliardo di euro. A differenza della cosiddetta "Prodi-bis" che riguarda imprese di minori dimensioni e il caso di liquidazione, il nuovo decreto-legge consente un accelerato avvio e svolgimento delle procedure di gestione dello stato di insolvenza, garantendo la ristrutturazione dell'impresa e del gruppo di cui fa parte.
- Enrico Bondi e' stato nominato commissario straordinario ed entro 180 giorni, prorogabili di ulteriori 90, dovra' presentare al Ministro un programma di ristrutturazione.
- Il Tribunale Fallimentare di Parma ha deliberato lo stato di insolvenza della Parmalat facendo scattare immediatamente la procedura di prededucibilita' dei crediti.

Allo stato attuale dei fatti, quindi, l'unica cosa che devono fare i risparmiatori e' aspettare e tenersi costantemente aggiornati. Concretamente ricordiamo ai risparmiatori:
1. Evitare di aderire ad ogni iniziativa per la quale sia richiesto il pagamento di somme a titolo di "iscrizioni" o "rimborsi spese".
2. Non perdere tempo in esposti/denunce alle procure dal momento che queste utime sono gia' evidentemente attivate; sara' sempre possibile costituirsi parte civile in processo in seguito al rinvio a giudizio.
3. Tenersi aggiornati sull'evoluzione delle indagini e sul piano di ristrutturazione di Bondi per comprendere quanto ed in che forma attivarsi personalmente per le azioni risarcitorie che dovranno essere intraprese in sede civile e/o penale.
4. Attendere, in questo momento, non preclude nessuna futura possibilita' di essere risarciti, ma e' bene non farsi illusioni, sara' molto difficile recuperare tutto il capitale e sara' molto lungo ottenere rimborsi parziali.
Abbiamo predisposto un servizio di aggiornamento gratuito per tutti i sottoscrittori di azioni e/o obbligazioni Parmalat. Per usufruirne e' sufficiente compilare questo form:
clicca qui
o inviare un messaggio di posta elettronica all'indirizzo [email protected] specificando:
- i propri riferimenti (nome, cognome, data di nascita, indirizzo, telefono, e-mail);
- la tipologia e la quantita' di titoli Parmalat sottoscritti;
- una descrizione delle circostanze che hanno portato all'investimento.
Noi ci impegniamo ad inviare ogni 15 giorni un aggiornamento sulla situazione e non appena vi sara' l'opportunita' concreta di avviare un'azione risarcitoria, verranno comunicate le specifiche modalita'.
 
 
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