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Parmalat: la via del risarcimento non sara' ne' breve ne' semplice
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Editoriale 
13 gennaio 2004 0:00
 
In questi giorni continuiamo ad essere inondati di richieste per il servizio d'informazione gratuito sul caso Parmalat.
Questo ci fa molto piacere (anche se ci comporta qualche problema organizzativo) perche' siamo consapevoli che queste persone, quantomeno, potranno evitare di rimanere delusi dalle molte iniziative che si vedono in giro e che sembrano organizzate piu' per approfittare della situazione che non per fornire un aiuto concreto.
Fra le moltissime notizie che ogni giorno si accavallano (interrogatori, nuovi indagati, la scoperta di nuove -e piu' fantasiose- tecniche distrazione di fondi, etc.) non vi e' ancora nessuna concreta iniziativa che sia sensato fare in questo momento.

Esposto in procura o alla guardia di finanza Chi vuole farlo lo faccia, magari utilizzando lo schema pubblicato nell'ormai famosa pagina predisposta dalla procura della repubblica di Milano all'indirizzo clicca qui.
E' pero' importante essere consapevoli che questa denuncia non significa "mettersi in lista per ottenere il risarcimento".
Si da' semplicemente comunicazione alla procura di cio' che e' successo chiedendo quindi di indagare.
E' noto, pero', che la procura sta gia' indagando abbondantemente ed a meno che non si ritenga di avere elementi nuovi ed utili per le indagini, questo esposto rischia di essere una semplice perdita di tempo.
Quindi e' bene non farsi false aspettative.

Iscrizione al passivo Altri risparmiatori, piu' informati, ci chiedono consigli circa l'opportunita' di iscriversi al passivo. Questo e' un atto formale che e' gia' molto piu' sensato rispetto al precedente, ma riteniamo che sia ancora prematuro. Ci sono ancora alcuni mesi davanti a noi prima che scada questa opportunita' (che vale solo per alcuni obbligazionisti del gruppo) e ci sembra molto piu' opportuno avere ben chiaro il quadro della situazione prima di prendere questa o quella strada.

Le responsabilita' delle banca
Alcuni chiedono se possono agire legalmente contro le banche. Nella stragrande maggioranza dei casi, riteniamo che questa strada non sia opportuna.
Salvo rari casi, infatti, riteniamo che la responsabilita' degli intermediari finanziari, nel caso Parmalat, sia talmente limitata che in un processo civile finirebbero per avere ottime probabilita' di spuntarla ed il risparmiatore, oltre al danno, avrebbe la beffa.
Si potrebbe prendere in considerazione la strada dell'azione legale contro l'intermediario finanziario solo nel caso di importi veramente molto significativi, che rappresentavano la quasi totalita' degli investimenti detenuti presso quella banca.

Le speranze per gli azionisti
E' bene che tutti gli azionisti sappiamo che, per loro, le speranze di riavere qualche centesimo sono ridotte al minimo.
Se mai dovessero ottenere dei risarcimenti, non sara' certo dalla Parmalat. Le sole speranze derivano dall'accertamento delle responsabilita' di terzi (a partire dai Tanzi, dagli amministratori, dai revisori, etc.) che dovrebbero quindi risarcire con i loro beni.

Le speranze per gli obbligazionisti
Costoro hanno maggiori speranze di ottenere un risarcimento parziale. E' bene pero' che sappiano che la soddisfazione dei loro crediti e' subordinata a quelli che vantano lavoratori, Stato, nuovi fornitori, vecchi fornitori e banche. E' necessario attendere il piano di ristrutturazione di Bondi per iniziare ad avere informazioni piu' concrete sulle speranze di riottenere parziali rimborsi.

I tempi
E' inutile nasconderci che questa vicenda non durera' settimane, non durera' mesi, ma durera' diversi anni.
Tutti i casi passati, dai piu' recenti come l'Argentina e le Cirio a quelli storici, ci dimostrano che questi casi, purtroppo, vanno avanti molti anni.
E' molto duro da accettare, ma e' un dato di fatto

Il ruolo dell'Aduc
In questa brutta, bruttissima storia, "Aduc-Investire Informati" sta cercando di ricoprire un ruolo d'informazione oggettiva che non alimenti illusioni ne' false speranze. Vediamo, purtroppo, che ci sono in giro molte persone che si stanno approfittando di questa storia (come prima si sono approfittati degli altri casi che hanno sperperato i risparmi degli italiani) per ottenere piccoli vantaggi personali. Una piccola cosa concreta che noi possiamo fare, in questa circostanza, e' evitare che i risparmiatori che gia' hanno ricevuto un danno dalla Parmalat vengano anche ulteriormente sfruttati da questi personaggi.
Per questo abbiamo predisposto il servizio di aggiornamento gratuito ai sottoscrittori di azioni e/o obbligazioni Parmalat. Per usufruirne e' sufficiente compilare questo form: clicca qui
Lo scopo, in primo luogo, e' di informare tempestivamente i risparmiatori quando (e se) vi saranno iniziative concrete che potranno aumentare in qualche modo la probabilita' di ottenere un risarcimento totale o parziale.
Chi si iscrivera' a questo servizio, ricevera' ogni 14 giorni la newsletter di Investire Informati che conterra' gli aggiornamenti piu' importanti sull'evoluzione della vicenda.
 
 
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