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Previsioni di fine anno.
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Editoriale di Alessandro Pedone
30 dicembre 2002 0:00
 
Agli inizi del mese di dicembre ho sentito piu' volte i cosiddetti "esperti" di finanza dire che la fine dell'anno sarebbe stata caratterizzata da un really (cioe' una rapida salita) dei corsi azionari.
Le condizioni c'erano tutte.
Il governatore della Federal Reserve, aveva tagliato i tassi Usa e disse che le condizioni dell'economia non erano poi cosi' mal messe.
La statistica confortava questa previsione. Di solito, alla fine dell'anno i mercati azionari vanno bene perche' i gestori vogliono chiudere l'anno nel migliore dei modi e quindi c'e' l'interesse generalizzato a far salire le azioni.
Partendo da queste considerazioni, si leggevano sui giornali velati inviti a comprare azioni rivendendole, magari, dopo il tanto atteso really. Nel mio lavoro, ho sentito personalmente piu' di un promotore finanziario affermare questa tesi.

Ebbene? Sorpresa!
Quest'anno, diversamente dalla norma, i corsi azionari non sono saliti a fine anno.
Questo e' solo l'ultima della lunghissima lista di previsioni sbagliate.
E' importante comprendere che nessuno e' in grado di fare previsioni sull'andamento dei mercati finanziari. Qualsiasi previsione ha la stessa probabilità di avere avversarsi come quella che si otterrebbe lanciando una monetina.
La borsa sale o scende? Testa: allora sale. Croce: allora scende.
Questo "strumento di analisi finanziaria" ha pressoche' la stessa efficacia di quelli, molto piu' sofisticati, utilizzati dagli "esperti".
Questa affermazione puo' sembrare assurda. Com'e' possibile che gente che studia da una vita i mercati finanziari abbia le stesse probabilita' di "azzeccare" una previsione di una persona che lancia una monetina?
E' possibile per la semplice ragione che l'andamento dei mercati finanziari e' il frutto delle reazioni di milioni di operatori che si muovo non solo in base ad una semplice logica razionale di convenienza economica, ma anche, e soprattutto, in base a logiche psicologiche.
I veri esperti sanno benissimo (sebbene non hanno nessun interesse a dirlo) che e' di fatto impossibile fare previsioni che abbiano una probabilita' buona di realizzarsi (diciamo superio al 70%).
La morale che un comune risparmiatore deve trarre e' la seguente: non fidarsi mai di un esperto che fa previsioni sull'andamento del mercato, e non basare mai le proprie scelte di investimento sulle previsioni circa l'andamento futuro dei mercati finanziari.
 
 
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