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Un progetto affinche' il 2004 possa essere diverso per i nostri risparmi
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Editoriale 
15 dicembre 2003 0:00
 
Questo 2003 e' stato un altro anno orribile per i risparmiatori Italiani.
Per noi di Aduc - Investire Informati e' stato certamente caratterizzato dalla battaglia contro il MyWay-4You, ma e' stato anche un anno nel quale questo sito ha visto un notevole sviluppo, sia in termini di lettori che in termini di collaboratori che hanno deciso di aiutarci ad informare i risparmiatori.

Abbiamo l'impressione che forse abbiamo raggiunto la massa critica per fare un salto di qualita'.
C'e' bisogno, pero', dell'aiuto di tutti i lettori che vorranno essere parte attiva in questo progetto.
Spieghiamo meglio.
Quando abbiamo pensato al progetto di Aduc-Investire Informati si e' partiti da una constatazione molto semplice: il sistema finanziario si approfitta dell'ignoranza finanziaria dei clienti per rifilargli prodotti costosi e inutilmente rischiosi (in una parola: inefficienti); serve, quindi, uno strumento informativo che cerchi di colmare il piu' possibile questo gap di informazioni fra banche e clienti.
In parte questo servizio sta funzionando perche' molti lettori ci scrivono che grazie alle nostre informazioni hanno evitato la sottoscrizione di prodotti e strumenti finanziari inefficienti e, talvolta, disastrosi. Molti altri pero' non riescono a far buon uso delle nostre informazioni perche' avrebbero bisogno di un supporto piu' diretto e piu' approfondito. Avrebbero bisogno di essere indirizzati piu' specificamente in relazione alle loro necessita'.

Da questa considerazione nasce l'idea di formare un gruppo di persone che desiderano gestire consapevolmente i propri investimenti guidati da informazioni indipendenti.

Non vorremmo fare dei tradizionali corsi di formazione, bensi' una sorta di servizio di supporto permanente alle decisioni in materia di investimenti finanziari.
Il supporto, pero', sara' finalizzato non a fornire la "soluzione" quanto a dare gli strumenti informativi affinche' ciascuno prenda autonomamente le decisioni giuste (con una metafora, niente pesce fresco: solo canne per pescare).

Vorremmo, infine, che i lettori partecipassero allo sviluppo di questa idea con i propri contribuiti e richieste. Si' che questo progetto divenga un po' una sorta di gruppo unito dalla comune finalita' di evitare le trappole dell'industria del risparmio gestito attraverso l'aumento delle proprie conoscenze.


Lo schema di base del progetto
Uno schema, da integrare con il contributo di tutti coloro che vi vogliono partecipare, potrebbe essere il seguente.
I partecipanti si uniscono al gruppo attraverso un "Corso di autodifesa per risparmiatori consapevoli". Si tratta di una giornata di formazione, da tenere magari di sabato, nella quale si insegna, in pratica, come trattare con banche, assicuratori e promotori finanziari.
La giornata di formazione, pero' sarebbe solo l'inizio e non la fine del corso.
Infatti le indicazioni pratiche espresse nel corso potranno poi essere adattate alle esigenze specifiche di ciascun partecipante.
A questo scopo i partecipanti che lo vorranno avranno per un anno un rapporto diretto (via email e via telefono) con il docente, finalizzato ad agevolare l'applicazione dei consigli del corso. Chi lo vorra' potra' compilare alcune schede informative sulla propria situazione finanziaria e gli obiettivi di vita collegati ad esigenze finanziarie per permettere al docente di fornire suggerimenti mirati. Attenzione, pero', il docente non dara' mai indicazioni dirette su cosa comprare e cosa vendere, fornira' solo informazioni sebbene specifiche e collegate alle singole esigenze.
Ad esempio, se il docente vede che il portafoglio finanziario e' un concentrato di rischi specifici (magari composto per il 50% da una sola obbligazione aziendale e per l'altro 50% da un piccolo paniere di azioni italiane) potra' far presente che questo e' un problema che dovrebbe risolvere, ma non dara' mai indicazioni specifiche sui singoli strumenti da comprare.
Se il partecipante ha intenzione di acquistare, ad esempio, fondi chiusi immobiliari ma non sa come fare, in primo luogo il docente cerchera' di capire se questi strumenti sono adatti, considerate le informazioni che il partecipante gli ha fornito, e poi gli fornira' i suggerimenti tecnici su come fare. Qualora fossero inadeguati lo fara' riflettere sulle caratteristiche di questi strumenti che mal si conciliano con le esigenze che ha fatto presente al docente.
Insomma, l'idea e' quella di una sorta di personal trainer degli investimenti personali.

Anche il modo di iscriversi ed i costi di questo "Corso di autodifesa per risparmiatori consapevoli" dovrebbero essere diversi dai soliti.
Lo scopo non e' quello di fare piu' partecipanti possibili, bensi' di aiutare i risparmiatori ad aumentare il loro livello di conoscenze finanziarie per fare degli investimenti adeguati alle proprie necessita'.
I corsi si potrebbero tenere due sabati al mese quando ci saranno i partecipanti sufficienti. Il numero minimo dovrebbe essere di 10 persone, il numero massimo 25.
Prima di iscriversi, l'aspirante partecipante dovrebbe prenotarsi e compilare un questionario dal quale il docente potra' vedere il suo livello di conoscenza finanziaria e metterlo quindi in una classe con caratteristiche simili.
Una volta fissato il corso, verra' inviata una email (o una telefonata) chiedendo di confermare al partecipante se la data scelta gli va bene e magari fornendo in anticipo un po' di documentazione da studiare.
Il contributo all'associazione per il corso dovrebbe diminuire con l'aumentare dei partecipanti. Lo scopo non e' certo quello di massimizzare i guadagni per l'associazione e per i docenti, ma formare il maggior numero di persone.
Ad esempio, se un sabato il corso sarà di 10 persone, il contributo dovrebbe aggirarsi intorno ai 250 euro, se saranno 25, basteranno 100 euro. Le spese che l'associazione sostiene per tenere questo corso, infatti, sono piu' o meno le medesime se il corso e' rivolto a 10 persone o a 25. Oltre 25 partecipanti, il corso potrebbe risultare molto meno efficace ed allora diventerebbe si' meno costoso, ma forse non varrebbe la giornata spesa a parteciparvi.


Si aspettano le idee di tutti
A questo punto la palla passa a voi. Inviate le vostre considerazioni via email (all'indirizzo [email protected]).
Sarebbe bene sapere in primo luogo chi e' interessato a partecipare e chi trova la cosa poco interessante (e naturalmente perche'). Inoltre quali temi vorreste veder trattati e che tipo di servizio di assistenza post-corso vi piacerebbe avere. Infine i suggerimenti sugli aspetti pratici di iscrizioni, costo, il giorno piu' adatto ed il luogo (inizialmente potrebbe essere a Firenze perche' e' la sede nazionale dell'associazione).
Insomma, aspettiamo le vostre email, e con l'inizio dell'anno prossimo, se questa iniziativa sara' gradita, partiremo.

Buone feste a tutti!
 
 
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