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Se la CONSOB dicesse una "parolina"...
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Editoriale 
12 agosto 2003 0:00
 
Se la CONSOB dicesse una "parolina". Mentre negli Stati Uniti, praticamente ogni giorno che passa esce una notizia sugli sviluppi delle vicende Worldcom, Enron e delle varie banche d'affari (da Merrill Lynch a MorganStanley, passando per tutte le grandi) in Italia si stenta ad ascoltare una posizione chiara delle autorita' che dovrebbero vigilare sulla tutela del risparmio in merito ai casi di "risparmio tradito" come il default delle obbligazioni Cirio e Argentina ed il caso "MyWay-4You".

Certo, la CONSOB italiana non e' la SEC statunitense, i suoi poteri, specialmente in tema di sanzioni, sono certamente minori. Dobbiamo pero' osservare che la CONSOB li usa, per usare un eufemismo, con parsimonia.
Prendiamo il caso "MyWay-4You" che per ovvie ragioni ci sta particolarmente a cuore. Si tratta di un caso che coinvolge centinaia di migliaia d'italiani. E' palese che, come ha detto il governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio, quantomeno, sono state eluse le leggi per costruire un prodotto che, sempre con le parole del governatore, "ha violato l'etica".
Bene, cosa fa la Consob (e la stessa Banca d'Italia) in questa situazione?
Invece di esercitare pressione affinche' il Monte dei Paschi di Siena trovi una soluzione per la generalita' dei sottoscrittori, si limita ad aprire la solita indagine, coperta da segreto istruttorio, del quale non sappiamo nulla e probabilmente nulla mai sapremo (se non quando sara' troppo tardi).

Sarebbe sufficiente una chiara e pubblica presa di posizione della CONSOB per costringere il Monte dei Paschi a trovare una soluzione per la generalita' dei casi. Immaginiamoci un comunicato ufficiale nella quale la CONSOB dica chiaramente che presentare un mutuo di scopo come uno strumento per accumulare un capitale nel lungo termine viola i principi generali (art. 21 del d.lsg 58/98) ai quali gli intermediari finanziari si devono attenere.
Questa presa di posizione costringerebbe certamente la Banca ad ammettere di aver sbagliato ed a voler trovare una soluzione per la generalita' dei sottoscrittori.

Ma fare una cosa del genere rientra nei poteri della CONSOB? Certamente la commissione non puo' emettere sentenze che si traducano in un diretto risarcimento dei danni dei risparmiatori, ma una semplice presa di posizione rientra fra le sue facolta'. Perche' non lo fa? Ritiene, forse, che non sia stato violata sul piano generale, nessuna norma? Se e' cosi', lo dica pubblicamente, se non e' cosi', lo dica pubblicamente lo stesso.
Questa vicenda coinvolge troppe persone perche' la CONSOB si chiuda nel suo solito silenzio.
<<br> Dopo la pausa estiva, insieme alle battaglia giudiziale che abbiamo gia' inaugurato, certamente dovremo fare una battaglia per chiedere alla CONSOB (insieme a Banca d'Italia e CICR) di pronunciarsi pubblicamente su questa vicenda. Se vinceremo questa battaglia, i tribunali molto probabilmente ne terranno di conto. Speriamo che il Monte dei Paschi di Siena si decida a giocare d'anticipo e risolvere la questione una volta per tutte.
 
 
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