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Tassi d’interesse aumentati. Occasione per far crescere l’economia
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Editoriale di Vincenzo Donvito Maxia
16 settembre 2023 9:53
 
 
La Banca Centrale Europea (Bce) ha deciso un ulteriore rialzo dei tassi di interesse, sì da favorire il calo dell’inflazione con calo dei consumi e aumento dei risparmi. Uno degli aspetti negativi è l’aumento del costo del credito: quello aziendale e quello dei tassi dei mutui immobiliari variabili.

E’ subito partita la grancassa per la cosiddetta difesa di quei risparmiatori che hanno scelto, per l’acquisto della casa, il tasso variabile rispetto al fisso e per le aziende con debiti maggiorati. Politici e associazioni di varia tacca in prima fila.

Aspettiamo, oltre le parole, per vedere cosa faranno governo e parlamento che, purtroppo, temiamo scelte tipo bonus e dintorni..

Chi ha scelto un mutuo a tasso variabile lo ha fatto, a suo tempo, per risparmiare rispetto a quelli a tasso fisso. Avendo scelto il rischio… che ognuno si assuma le proprie responsabilità, senza confondere le proprie scelte con l’intera politica di uno Stato e di un Continente. Il mutuatario variabile può sempre surrogare e passare al fisso che, ovviamente, è adeguato all’oggi. E magari è buona occasione perché i risparmiatori domestici non abbiano l'immobiliare come quasi esclusivo punto di riferimento. Scelte che metterebbero in movimento anche i mercati azionari e le aspettative di vecchie e nuove aziende. 

Per i crediti aziendali, è la buona occasione perché Governo e Parlamento si assumano direttamente la responsabilità di aiutare stabilità e ripresa economica, intervenendo su fisco, semplificazione, sburocratizzazione (anche delle banche e dei loro spesso assurdi costi)… interventi che a breve e lunga durata darebbero più vantaggi alle aziende rispetto a qualche percentuale in più che devono pagare per i loro prestiti.

L’iniziativa della Bce ci ha indicato questa strada: consumare meno, risparmiare di più. Dinamiche che dovrebbero far calare l’inflazione. Spetta a governo e Parlamento decidere se cogliere questa opportunità o continuare ad arroccarsi nella difesa delle proprie posizioni di rendita che, come purtroppo ci hanno già dimostrato, sono tutte basate sulla ricerca di consenso tramite la carità/bonus.


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