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“4You” e giudice di pace… vi contraddicete?
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Lettera 
12 maggio 2003 0:00
 
Ad una mia e-mail del 14.04.2003 nella quale vi chiedevo la possibilita' di ricorrere al giudice di pace per rescindere dal 4YOU con la restituzione delle quote versate (complessivi euro 1859.28 che nel frattempo sono diventati 1936.75) mi avevate risposto con e-mail del 14.04.2003 (cito letteralmente): "il giudice di pace non ha competenza per questa questione, perche' le cifre sono gia' troppo alte per le sue competenze. "

Questa risposta mi pare in contrasto con quanto leggo nel Comunicato Stampa del 9 Maggio 2003:

"SE C'E' TIMORE DI UNA FREGATURA, LA DILIGENZA DELLE BANCHE E DEI PROMOTORI FINANZIARI DEVE ESSERE DIMOSTRATA"
(Riporto letteralmente)... Azione giudiziaria che -e' bene ricordarlo- fin dalle sue prime fasi, puo' essere avviata con un tentativo di conciliazione presso il giudice di pace (costi zero, senza avvocati e senza tetti economici di competenza).

Mi pare anche in contrasto con la Vostra risposta ad una Lettera del 9 Maggio 2003: 'Qual e' la vostra posizione sul "4You" ' (Riporto letteralmente)... Se la banca non risponde o prende tempo, si puo' richiedere una conciliazione davanti al giudice di pace.
C'e' qualche differenza con il mio caso che io non ho colto?
Se non c'e' qual e' la risposta corretta?
Grazie

Risposta:
Ci fa molto piacere avere lettori cosi' attenti che ci danno anche modo di perfezionare sempre di piu' la chiarezza delle informazioni che ci sforziamo di fornire.
La questione sul giudice di pace e' molto semplice: sono vere entrambe le informazioni che abbiamo fornito.
Il giudice di pace non ha competenza per esprimere una sentenza che vincola le parti perche' gli importi, di solito, sono troppo elevati.
Non vi sono, pero', limiti di importo per la conciliazione.
L'accordo che la banca ha fatto con alcune associazioni di consumatori prevede una commissione di conciliazione. Noi abbiamo risposto che per questo c'e' gia' il giudice di pace. Se la banca vuole conciliare lo puo' fare pubblicamente davanti ad un'autorita' preposta a questo scopo.
Cio' che la banca realmente vuole, pero', e' semplicemente tacitare i fatti.
Davanti al giudice di pace, tutti gli atti sono pubblici ed alla banca non fa piacere un bel verbale di conciliazione, preferisce che la cosa venga tacitata al chiuso di una stanza dove 8 signori decidono chi deve essere rimborsato e chi no...
 
 
 
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