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Ancora sulla definizione di offerta fuori sede
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Lettera 
29 giugno 2003 0:00
 
Prometto che questa e' l'ultima email sull'argomento "fuori sede" relativo ai contratti "My Way" :-)
Ho trovato un documento Consob del maggio 2002 che dice (cito):

"A volte, pero', la promozione ed il collocamento di servizi di investimento o prodotti finanziari viene svolta "fuori sede", e quindi anche presso il domicilio del risparmiatore..... Queste regole si applicano anche alle sottoscrizioni presso i cosiddetti "negozi finanziari". Si tratta, generalmente, degli uffici dei promotori finanziari, strutture dove questi si "appoggiano" per svolgere la propria attivita' e che si stanno notevolmente diffondendo negli ultimi tempi."
Qui trovate il documento:
http://mirror.bib.uniud.it/mirror/CONSOB/www.consob.it/xp-cgi/cgixpd.exe-exec=DOCUMENT&fnmd=..-template-tutela-fr_tut2-2.htm&q_ft_rname=per_invest.htm.

Secondo voi gia' questo puo' essere sufficiente per sostenere la tesi del "fuori sede"?
Grazie ancora.

Risposta:
la CONSOB fornisce degli orientamenti che hanno un forte peso in un eventuale processo.
E' impossibile dire se questa comunicazione sia sufficiente o meno.
Certamente gli elementi che definiscono, dal punto di vista giuridico, "una sede del soggetto abilitato", sono piuttosto precisi.
La maggioranza dei negozi finanziari non possiede questi requisiti, secondo la nostra interpretazione. L'interpretazione che conta, pero', e' quella del giudice.
 
 
 
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