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azioni Alitalia
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Lettera 
17 aprile 2020 0:00
 
Buongiorno,
vi scrivo dopo aver letto alcune Vostre risposte in merito alle azioni di Alitalia (quelle relative al fallimento). Le azioni sono a carico di mio padre che per questo motivo deve tenere un conto titoli, io, figlio unico, ho un conto titoli che utilizzo per i miei investimenti. Quando ho chiesto alla banca (Intesa S.Paolo) se era possibile trasferirle mi hanno detto di no; pertanto sono a richiederVi se posso trasferirle nel mio conto, e se sì come fare?
Devo fare una vendita da mio padre a me (come il Vs modulo che Vi allego)? Serve un notaio?
Grazie mille
Ivano

Risposta:
Le azioni restano in esistenza fino al termine della procedura concorsuale, ma anche la successiva cancellazione non fa emergere una minusvalenza ai fini fiscali perché si tratta di operazione relativa a redditi di capitale e non a redditi diversi L'unico modo per poter contabilizzare la minus da capital gain è organizzare una cessione tra privati a prezzo simbolico. Operazione da un lato semplicissima, essendo sufficiente una scrittura privata, dall’altro resa quasi impossibile dalle banche che non si adoperano -pur potendolo fare- per l’autentica di firma per girata senza intervento di un notaio,e soprattutto ostacolano in ogni modo operazioni del genere, addirittura non poche volte rifiutandosi di porle in essere paventando problematiche di natura fiscale.
I timori fiscali possono esistere quando l'unico scopo dell’operazione è quello di far emergere la minusvalenza da capital gain. In tal caso è applicabile l’articolo 37-bis del Dpr numero 600/1973 il quale prevede che non siano opponibili all’amministrazione finanziaria gli atti, fatti e negozi, anche collegati tra di loro, che siano contemporaneamente privi di valide ragioni economiche, diretti ad aggirare norme tributarie e volti a ottenere una riduzione del carico fiscale altrimenti indebita. Ma se l’origine dell’operazione è quella di voler disporre dei propri titoli, il timore non è fondato e l’azionista può disporre dei propri strumenti come crede. La risposta di Intesa Sanpaolo è quindi errata. Può reclamare e dopo eventualmente rivolgersi all'Arbitro Bancario, competente in quanto si tratta di obbligo della banca depositaria e non di un servizio di investimento.
 
 
 
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