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Banca 121 mi chiede 10.125,64 € perche' non ho pagato il MyWay
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Lettera 
17 giugno 2003 0:00
 
Oggetto: myway.
ho un problema veramente grosso con la banca 121 a suo tempo sottoscrissi a casa mia, con un operatore finanziario della banca il famigerato myway.
Avendo poi dei problemi di liquidita' chiesi sempre tramite l'operatore finanziario la sospensione del pagamento delle rate per permettermi di risolvere la situazione.
il 27 nov.2002 ricevo una raccomandata della banca dove mi si informa della risoluzione del contratto finanziario a causa delle 16 rate scadute per un totale di ¤ 2479, 04.
io rispondo con un'altra raccomandata chiedendo spiegazioni della decisione presa e facendo notare che tutto cio' contravviene alle piu' elementari norme di trasparenza nei rapporti con la clientela.
Faccio notare inoltre che mi sarei aspettato almeno una comunicazione di avviso bonario prima di una decisione definitiva.
Adesso dopo aver saputo delle vicissitudini di questo fondo mi sono detto che evidentemente la banca in questione vuole rifarsi in questo modo di un investimento sbagliato che ha fatto.
Alla raccomandata da me inviata il 6-12-2002 non ho mai ricevuto risposta. La banca ha continuato ad inviarmi estratti conto mensili e comunicazioni varie e il promotore finanziario da me contattato piu' volte telefonicamente mi ha detto di attendere comunicazioni da loro prima di muovermi.
Il 9-6-2003 ricevo loro racc. dove mi si chiede entro 15 giorni dalla data di ricezione di saldare il conto debitore di ¤10.125, 64.
Ho letto sul vostro sito che avete in corso altre situazioni legate al myway. che cosa posso fare per associarmi. Considerate che devo dare una risposta veloce per evitare le vie legali che loro minacciano. Mi aiutate per cortesia?

Risposta:
in primo luogo verifichi che nel suo contratto non ci sia da nessuna parte l'indicazione del diritto di recesso. Nei contratti che noi abbiamo visionato non ci sono da nessuna parte. In questo caso il suo contratto e' nullo in base all'art. 30 del TUF (decreto legislativo n.58/98) il quale dice ai commi 6 e 7:
6. L'efficacia dei contratti di collocamento di strumenti finanziari o di gestione di portafogli individuali conclusi fuori sede ovvero collocati a distanza ai sensi dell'articolo 32 e' sospesa per la durata di sette giorni decorrenti dalla data di sottoscrizione da parte dell'investitore. Entro detto termine l'investitore puo' comunicare il proprio recesso senza spese ne' corrispettivo al promotore finanziario o al soggetto abilitato; tale facolta' e' indicata nei moduli o formulari consegnati all'investitore. La medesima disciplina si applica alle proposte contrattuali effettuate fuori sede ovvero a distanza ai sensi dell'articolo 3.
7. L'omessa indicazione della facolta' di recesso nei moduli o formulari comporta la nullita' dei relativi contratti, che puo' essere fatta valere solo dal cliente.
Se, come noi crediamo, anche lei rientra in questa fattispecie (poiche' ci ha detto che la vendita e' avvenuta a casa sua, quindi fuori sede ed il contratto non dovrebbe riportare questa facolta, se e' come quelli che abbiamo avuto modo di visionare), non solo lei non deve niente alla banca, ma la bancha deve a lei i soldi che ha versato.
Se vuole verificare meglio la possibilita' di adire le vie legali ci invii il contratto seguendo le istruzioni che tra breve ricevera' per email.
 
 
 
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