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La Banca sbaglia a porre un acquisto: perche' non devo guadagnarci
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Lettera 
2 aprile 2003 0:00
 
Il giorno 10 marzo mi recavo in banca per dare ordine di acquisto di 500 azioni (l'ordine e' stato da me firmato e la copia dell'acquisto e' a mie mani). Purtroppo l'operatore non si e' reso conto di aver inserito un ordine di 5000 pezzi anziche' 500 per un totale di 50000 euro con valuta 13/3/03 che in quel momento non avevo ovviamente sul conto. alla sera del 14/03/03 ricevo copia dell'eseguito su cui figura l'importo addebitato per 50000 euro quindi con mio grande spavento consapevole del fatto che non avevo la disponibilita' di tutti quei soldi mi sono precipitato in banca il 15/03/03 chiedendo che cosa fosse successo ma nessuno e' stato in grado di darmi una spiegazione valida, l'unica cosa certa che mi hanno detto e' che al momento di inserire gli ordini la macchina segnala "attenzione conto sconfinato" ed e' falcolta' dell'impiegato forzare il computer nonostante sia contro le norme Consob. Parrebbe che l'impiegato che ha inserito l'ordine di acquisto avendo notato lo sconfinamento si sia fidato comunque di me pensando tra se' e se' che prima o poi sarei andato a coprire la differenza. Ho provveduto quindi il 15 marzo stesso a vendere le azioni in eccesso (4500 pezzi) per coprire nuovamente il conto e fortunatamente l'operazione si e' conclusa con un guadagno di 15000 euro che ora la banca si vuole trattenere in quanto, a loro detta, non di mia pertinenza! Infatti secondo loro la normativa Consob non consente di acquistare azioni senza avere la disponibilita' sul conto ed e' per questo che loro sino ad oggi non mi hanno contabilizzato ancora ne' l'operazione di acquisto ne' quella di vendita (infatti, essendo il conto sconfinato, le hanno fatte transitare direttamente su una partita interna infruttifera a loro intestata) nonostante io abbia in mano un documento che attesta l'avvenuto addebito di 50000 euro sul mio c/c e da cui risulta il mio diritto di proprieta' su tutte le 5000 azioni. Ma secondo me e' anche vero che se l'impiegato il 13/3/03 mi avesse dato un colpo di telefono i soldi glieli avrei portati e che se l'operazione fosse stata chiusa con una perdita, non se la sarebbe probabilmente accollata la banca o sbaglio?
A questo punto chiedo se ho diritto a vedermi accreditati i 15000 euro di guadagno dando la mia disponibilita' a pagare gli eventuali interessi passivi che sarebbe maturati sul c/c e il capital gain relativo.
Grazie

Risposta:
Francamente ritengo che faccia fede l'ordine che e' stato firmato e che e' in suo possesso. Se la banca ha commesso un errore nell'imputazione dell'ordine, deve prendersi oneri ed onori del suo errore.
La normativa CONSOB, a nostra avviso, c'entra fino ad un certo punto.
Cio' che conta e' che la sua volonta' chiaramente espressa non era quella di acquisatre 5000 titoli bensi' 500. Qualora avesse subito una perdita, la banca avrebbe dovuto rimetterci soldi di tasca propria. Il suo ordine parla chiaro.
 
 
 
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