Ho sottoscritto nel 2000 presso una delle filiali di Bari di BANCA 121 il BTP ONLINE, e ho convinto altri miei amici, che adesso non lo sono piu', a sottoscrivere il BTP TEL con scadenza 1 gen. 2004.
Il direttore all'epoca oggi non e' piu' in BANCA 121.
Mi aveva rassicurato che era un ottimo prodotto che in ogni caso ci sarebbe stato la supervisione della BANCA, che pero' come si evince dai fatti non c'e' mai stata. Mi era stato proposto di convertire il mio BTP ONLINE, dopo appena tre mesi, nel BTP TEL per fortuna, si fa per dire non l'ho fatto ma i miei amici si. Oggi sono un uomo distrutto moralmente oltre al fatto di aver fatto del male ai miei amici di sempre e alla mia famiglia che hanno visto scomparire in 3 anni i soldi e sacrifici di una vita. Mi hanno detto che potremmo chiedere danni per pubblicita' ingannevole.
E' vero? Gentilissimo Sig. PEDONE mi puo' dare dei consigli? Grazie di cuore

Risposta:
Il risarcimento danni puo' essere chiesto alla banca in tutti quei casi nei quali ci sia stata una incoerenza fra il profilo di rischio del cliente ed il prodotto sottoscritto oppure nei in cui si sia venuti meno agli obblighi informativi previsti dal testo unico della finanza.
In questo caso vi e' un'aggravante collegata al nome stesso dei prodotti, ma questo e' di piu' difficile attuazione come linea d'accusa in sede processuale.
Il consiglio che possiamo darle e' quello di rivolgersi ad un avvocato che abbia una buona esperienza in materia di diritto degli intermediari finanziari.