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Ci si puo' fidare degli investimenti suggeriti dalle Poste?
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Lettera 
12 febbraio 2003 0:00
 
Mi sono recato in Posta con mia madre pensionata per farle comprare dei Buoni Fruttiferi e ci hanno proposto un investimento alternativo piu' redditizio ed altrettanto sicuro che si chiama "Postafuturo". Sul prospetto informativo viene definito "polizza assicurativa" per cui, memore dei vostri documentati e interessanti articoli al riguardo, mi si e' acceso un campanello d'allarme. Mi sono fatto spiegare bene in cosa consiste tale forma d'investimento, ho letto il depliant e mi sembrerebbe che non sia uno di quei prodotti da cui e' meglio stare alla larga: c'e', e vero, una spesa iniziale del 4% sul capitale investito, ma i rendimenti (documentati) degli ultimi 4 anni sono stati rispettivamente (al lordo delle ritenute di stato) del 4, 82%, 5, 09%, 5, 27%, 5, 34%, per cui dopo il primo anno (o poco piu') la spesa iniziale si recupera. La polizza dura 10 anni ma e' riscattabile senza penalita' dopo il primo anno, non ci sono ulteriori spese e gli investimenti vengono fatti prevalentemente su titoli di stato a lungo termine e qualche obbligazione "sicura". Si puo' affermare allora che tale investimento e' indicato a una persona anziana che vuole un po' di piu' dei titoli di stato o dei BPF e che al tempo stesso vuole stare tranquilla? Penso che mia madre non sia l'unica a cercare questo, considerato che tradizionalmente il pensionato "si fida" delle Poste...

Risposta:
Il prodotto in questione e' un classico prodotto assicurativo. Nel sito Internet delle Poste non ci sono le note informative. Per avere un'informazione veramente completa e' indispensabile leggere bene i prospetti e le note informative. Sarebbe interessante, ad esempio, leggere il tasso di retrocessione (ovvero, quanta parte del rendimento del fondo assicurativo viene retrocesso agli assicurati).
Ad ogni modo, e' importante comprendere che i fondi assicurativi tradizionali investono in obbligazioni esattamente come i fondi obbligazionari.
Vi e' pero' una differenza sostanziale nel calcolo dei rendimenti perche' i fondi assicurativi non considerano la fluttuazione del corso dei titoli obbligazionari.
Questa cosa, in alcuni momenti e' si traduce in vantaggio per i fondi assicurativi, in altri in uno svantaggio. Vantaggio e svantaggio, pero', sono fittizzi, in quanto, nel lungo periodo di equivalgono. E' solo un fatto contabile, nella sostanza il rendimento e' lo stesso.
Il prodotto assicurativo ha il tasso tecnico, ma spesso ha anche un tasso di retrocessione che non e' il 100%. Cio' significa che una parte del rendimento va all'assicurazione.
Il prodotto assicurativo ha la funzione di assicurare una rendita, non si tratta di una questione finanziaria, ma assicurativo. Ci si assicura, cioe', contro la possibilita' di vivere piu' a lungo della media. E' un fatto di rischio demografico. Non c'entra niente con gli investimenti, sebbene in Italia, i prodotti assicurativi vita siano spacciati per forme di investimento.
La risposta sintetica alla sua domanda: "Si può affermare allora che tale investimento e' indicato a una persona anziana che vuole un po' di più dei titoli di stato o dei BPF e che al tempo stesso vuole stare tranquilla?" e': NO!
 
 
 
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