Buongiorno, sono in contattato con la mia banca da quando il 10 marzo siamo stati costretti dall’emergenza da Codiv a chiudere l’attività. Ho un prestito chirografario coperto da garanzia pro fidi. Mancano al termine del Prestito di 30000,00 solo 8 rate.
Finalmente il 23 marzo sul sito internet della banca popolare agricola di Ragusa esce il modulo per richiedere la sospensione delle rate. Lo compilo e lo rispedisco immediatamente. Mi viene risposto, dietro sollecito via mail, che saranno presi i provvedimenti in maniera massiva dalla Sede centrale. Quindi io stavo più serena, invece ieri mi sono accorta che hanno fatto il prelievo della rata ma non trovando soldi nel conto l’hanno messa in mora con avviso.
Questo avviene per la mia azienda che versa in uno stato di sofferenza causato
dall’emergenza epidemiologica.
Anche per il mio Mutuo per acquisto prima casa, la intesa San Paolo mi ha risposto ieri che la banca non ha ancora ricevuto gli strumenti per attuare il decreto cura italia quindi mi ha fatto fare richiesta di sospensione delle rate per 3 mesi, lo strumento ordinario che mi mette a disposizione la banca e quindi non ne potrò più usufruire in caso di situazione di necessità personale e non causata mondialmente da un’epidemia.
Vorrei sapere se possono agire in questo modo oppure se stanno abusando sulle
tempistiche per recuperare il recuperabile.
Grazie in anticipo.
Doriana

Risposta:
anche a noi risultano ritardi nell'attuazione dei decreti in materia. Allo stato non si può fare altro che aspettare ma, per evitare casi come il suo, conviene interloquire con la banca, anche prendendo appuntamento e andandoci a parlare. Quello che le è successo con la banca popolare agricola di Ragusa poteva benissimo essere evitato ma (distratti?) hanno fatto andare avanti la procedura così come previsto dai loro algoritmi. Cerchi di farli desistere, anche se sarebbe solo una loro disponibilità e non un suo diritto.