Buongiorno, vi chiedo una informazione/curiosità tecnica su questi due
ETF, che prendo come esempio: IE00BYM11K57 e IE00B441G979. Entrambi sono
ad accumulo, quindi non distribuiscono dividendi ma li reinvestono. Mi
chiedo però se il primo, che replica l'indice in modo sintetico mediante
swap, possa del tutto beneficiare dei dividendi o sia svantaggiato da
questo punto di vista rispetto al secondo, che fa una replica fisica
dell'indice.
Vi chiedo anche se questo possa essere il motivo per cui il primo ha una
commissione inferiore (0,21% contro 0,55%), visto che per il resto sono
simili (per dimensione, emittente, indice, ecc.), o se questa differenza
possa essere giustificata da altri fattori evidenti che mi sfuggono.
Ne approfitto per ringraziarvi di esistere, sono un vostro sostenitore
Fabio, dalla provincia di BO
Risposta: la differenza, a parte che il primo è a replica sintetica e l'altro a replica fisica a campionamento (Per approfondire la questione della replica sintetica , comprenderne le differenze, i rischi e come sono mitigati dalla normativa può vedere a questo link:https://www.borsaitaliana.it/etf/formazione/modalitadireplicaetf/replicasintetica/replicasintetica.htm) è nella benchmark che nel primo caso è net return. Questo significa che tiene conto della tassazione dei dividendi a monte operata da alcuni Paesi per cui gli investitori l'etf tiene conto del fatto che esistono titoli che non ricevono l'intero ammontare dei dividendi. Nel caso dell'etf IE00B441G979 total retur che incorpora tutte le fonti di rendimento delle azioni che fanno parte dell’indice: l’andamento del prezzo, i dividendi e gli interessi. Per rendere il calcolo più completo il secondo e il terzo elemento vengono calcolati come reinvestiti nell’indice. La differenza è in parte giustificata dal fatto che la replica fisica ha maggiori costi di negoziazione.
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Ha risposto Roberto Cappiello