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Forse mi conviene portare a termine il tutto, se non altro per la detrazione fiscale?
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Lettera 
1 marzo 2003 0:00
 
Nel giugno del '95 ho sottoscritto una polizza di assicurazione sulla vita "Progetto sicurezza domani" della Mare Vita assicurazione poi divenuta BPB assicurazioni vita - gruppo Banca Pop. di Bergamo - Credito Varesino. All'epoca avevo 20 anni e su mia richiesta di avere un rendimento superiore a quello dei bot l'impiegato di banca (di cui, data l'eta' e l'inesperienza, mi sono incautamente fidato...) mi propose questo strumento che solo qualche anno dopo capii non essere molto adatto alla mia situazione!
Durata decennale, rendimento lordo ipotizzatomi 10% annuo costante, retrocessione 85%, premio lordo mensile 200.000 £ (DI CUI IMPOSTE 4.879). Il fondo dovrebbe investire prevalentemente in titoli di stato italiani (bot, cct...).

La denominazione esatta e' POLIZZA DI ASS. SULLA VITA IN FORMA DI CAPITALE DIFFERITO A PREMIO ANNUO COSTANTE CON CONTROASSICURAZIONE E CON RIVALUTAZIONE ANNUA DEL CAPITALE (gestione speciale fondo "ARMONIUM").
BENEFICIO FINANZIARIO ANNUO COSTANTE 8, 50% (COMPRENSIVO DEL TASSO TECNICO DEL 4%). MISURA ANNUA DI RIVALUTAZIONE 4, 33%.
Preciso che nel prospetto informativo (!?) che mi venne consegnato non figurano in modo alcuno i costi, ne' diretti ne' indiretti.
La polizza e' poi stata intestata a mio padre per usufruire dei benefici fiscali e io risulto il beneficiario. (in realta' comunque i premi sono pagati da me).
Non mi dilungo oltre, veniamo al punto.
Fino al '98 il rendimento e' stato superiore al 8% lordo (il primo anno 11.25% lordo) per poi attestarsi al 5, 1%.
Il capitale rivalutato risultava
a giugno 2000 a 27.123.065£ (5, 190%);
nel 2001 a 27.181.000£ (5.130%);
nel 2002 a 27.200.000£ (5, 110%);

Mi chiedo come sia possibile che in un anno il capitale si sia rivalutato di sole 20.000 lire?
Non capisco poi perche' l'anno precedente con condizioni pressoche' simili e' aumentato di 60.000...
Mi sembra di capire che con un 5, 11% lordo tra retrocessione, tasse, (diventa 4.23 netto) costi (ma quali?) e altro mi converrebbe tenere i soldi sotto il materasso! Secondo lei, ipotizzando i costi, alla fine quanto rimane? E possibile che i costi siano tali da erodere tutto e far rivalutare il capitale di solo 20 mila lire?
A tutt'oggi (dopo poco piu' di 7 anni e mezzo) ho versato 18.200.000£ e devo versare ancora circa 6 milioni per arrivare ai 24 nei prossimi 2 anni e mezzo.
Mi viene il dubbio che continuare a versare soldi in quest'assicurazione equivarrebbe a buttarli, almeno questa e' l'impressione.
Le chiedo un consiglio: secondo lei scartando l'ipotesi del riscatto (il valore di riscatto e' pari al 100% della riserva matematica maturata alla data di richiesta del riscatto, non ho comunque necessita' di ritirarli) e' meglio portare a termine i versamenti o smettere di versare e ritirare a scadenza?
In quest'ultima possibilita' (riduzione) mi si garantisce un capitale pari al valore di riscatto calcolato alla data di sospensione del pagamento dei premi e capitalizzato al tasso di interesse del 4% annuo composto posticipato, per il periodo intercorrente tra la data di sospensione del pagamento dei premi e quella del termine di differimento.
Forse mi conviene portare a termine il tutto, se non altro per la detrazione fiscale?
Ringraziandola anticipatamente per il suo consiglio, la saluto distintamente.
Sergio

Risposta:
Effettivamente il meccanismo delle polizze vita e' piuttosto difficile da comprendere.
I termini spesso non aiutano.
Dalla sua lettera ho l'impressione che non ha compreso il concetto di "Tasso tecnico" e "Capitale assicurato".
Il tasso tecnico e' il tasso di interesse che l'assicurazione le garantisce sul capitale invesito (che e' il capitale che versa, meno le tasse ed i costi vari). Questo tasso di interesse (il 4%) e' gia' calcolato nel "capitale assicurato" che l'assicurazione le garantisce a scadenza.
Nel caso in cui, un anno, l'85% del rendimento del fondo assicurativo sia superiore al 4% già garantito, allora il capitale assicurato viene rivalutato per la differenza. Facciamo un esempio.
Nel 2001 il capitale assicurato era 27.181.000, l'anno successivo il fondo ha fatto il 5,110% a le le tocca solo il 4,34%, ma il 4% era gia' calcolato nel capitale assicurato, quindi il nuovo capitale assicurato si e' rivalutato dello 0,34%.
Il contratto puo' stabilire delle clausule di rivalutazione leggerme diverse che portano hai valori da lei indicati. Ma il principio di funzionamento generale e' quello che le abbiamo sopra espresso.
Ecco perche', come lei ha detto, il capitale si e' rivalutato solo di poche decine di migliaia di lire.
Ad oggi, una rivalutazione annua garantita del 4% non e' affatto male.
Il punto sono i costi. Le assicurazioni non sono obbligate a scrivere i costi sul contratto. Sono pero' obbligate a dichiararli se il cliente fa una specifica richiesta scritta.
Le consigliamo quindi, di richiedere i costi commerciali (chiamati anche caricamenti) della polizza sottoscritta e verificare che questi siano di molto inferiori ai vantaggi fiscali. Se e' cosi', le consigliamo di continuare a versare. Diversamente interrompa.
Speriamo di essere stati chiari con un argomento cosi' ostico. Se avesse ancora dei dubbi non esiti a rincontattarci.
 
 
 
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