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Info trasferimento fondo pensione
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Lettera 
26 maggio 2020 0:00
 
Buonasera.
Avevo un fondo pensione MyPension Basic Mediolanum.
Mi sono iscritto al fondo Cometa (sono dipendente del settore metalmeccanico) e dopo accettazione dell'iscrizione ho avviato le pratiche per il traferimento del fondo da Mediolanum a Cometa.
Il fondo MyPension Basic consisteva di una parte previdenziale(taxbenefit) e di una polizza vita (benefit).
Dalla richiesta di traferimento (effettuata dapprima con posta certificata che mi è stata contestata perchè mancante di firma digitale) e successivamente rinviata a 1/2 raccomandata (ricevuta di consegna datata 9/3/2020)Mediolanum, mi ha dapprima liquidato la parte di polizza vita (benefit) con versamento diretto su mio C/C in data 19/3/2020 ma ha ritardato di due settimane il bonifico al nuovo fondo della parte previdenziale.
Questo ritardo ha comportato una liquidazione del premio di molto al disotto del preventivo (circa 6.000 euro di meno) a causa del crollo dei titoli finanziari avvenuti in quel contempo.
Ho documenti richiesti alla Mediolanum che attestano che il valore delle mie quote fino a due settimane prima erano pressochè invariate e pertanto la perdita è avvenuta proprio nelle ultime due settimane.
Volevo sapere se è possibile fare rivalsa a causa di questo ritardo dal momento che il fondo Cometa aveva dato autorizzazione a mezzo di lettera datata 19/3/2020 per il trasferimento della parte previdenziale (taxbenefit), trasferimento che invece è avvenuto, come dicevo, due settimane dopo e cioè il 2/4/2020.
Non solo, volevo capire se le mie richieste iniziali di trasferimento, effettuate con posta certificata, potevano davvero essere non accettabili a seguito della mancanza della firma digitale. Tale contestazione, infatti, ha comportato ulteriore perdita di prezioso tempo.
Se la strada del ricorso fosse percorribile, volevo sapere anche a chi sarebbe meglio rivolgersi.
Se avete bisogno della documentazione, posso inviarvela.
Grazie.
Cordiali saluti
David, dalla provincia di PG

Risposta:
Se l'indirizzo pec del cliente era già stato acquisito in anagrafe dalla società e se la richiesta era contenuta nel corpo della mail senza allegati, tale richiesta era senz'altro valida anche senza firma digitale.
Sia per tale evenienza, sia per la successiva è possibile dapprima reclamare e poi eventualmente rivolgersi alla Covip (per la parte previdenziale) e all'Ivass (per la polizza) che non hanno il potere di imporre un risarcimento ma possono far leva sulla propria "moral suasion".
 
 
 
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