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My Pension: ancora precisazioni di un promotore finanziario Mediolanum
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Lettera 
4 aprile 2003 0:00
 
Sono un Pf di Banca Mediolanum ed dopo aver letto le sue risposte date a dei colleghi sulla sua valutazione fatta su My Pension mi permetto di farle rilevare numerose inesattezze che nel suo articolo sono apparse In relazione ai costi diretti:
"A) Costi diretti

a1) Le commissioni applicate al primo Versamento Annuo (cfr. tabella A), sono crescenti in base alla durata del piano e decrescenti in funzione dell'importo del Versamento Annuo Complessivo. Tali commissioni sono comprese tra un massimo dell'08% ed un minimo del 5%. " Come lei dice le commissioni di sottoscrizione vanno dall'80% al 5%, ma esiste il bonus di fedelta' che nella fattispecie e' pari alle commissioni massime previste sul versamento di prima annualita' per contratti con la stessa durata e che di fatto elimina queste commissioni, che verranno restituite periodicamente al cliente con cadenza quinquennale, pertanto le commissioni effettivamente pagate in fase di sottoscrizione vengono restituite, quindi il vero costo puo' essere solo il rendimento del mancato investimento delle commissioni quindi molto ma molto basso.
"Sui versamenti successivi (cfr. tabella B), le commissioni sono decrescenti in funzione della durata del piano e sono comprese tra un massimo dell'8% ed un minimo del 4% (art. 9 delle Condizioni di Polizza). Il Sottoscrittore ha la facolta' di ampliare la dimensione del piano di versamenti stabilito inizialmente con i tempi e le modalita' descritte all'art. 15 delle Condizioni di Polizza.
In tal caso Mediolanum Vita provvedera' a calcolare ed, eventualmente, a trattenere un conguaglio commissionale; " Anche in questo caso lei omette di dire che esiste il bonus a scadenza, che va' dallo 0.5% allo 0.8% dell'ammontare di ciascun versamento.

O meglio come dice nella risposta data al collega " Per quanto riguarda il secondo articolo da lei citato (ART 14, BONUS A SCADENZA) non si puo' non dire che il bonus riconosce, per ogni versamento, importi inferiori all'1% (precisamente da un minimo dello 0, 5% per importi fino a 1.500 euro e scadenze da 5 a 14 anni, fino ad un massimo dello 0, 8% per importi superiori a 1.500 euro e scadenze superiori ai 30 anni).

Le commissioni di ingresso per i versamenti successivi, invece, sono molto superiori (ad esempio 8% per le durate da 5 a 15 anni, 6% per le durate di 30 anni). E' chiaro che se Mediolanum prende l'8% e poi rimborsa lo 0, 5% il sottoscrittore non fa un grande affare, non le sembra? " Quanto ha detto e'sbagliato, Mediolanum restituisce una percentuale che va dallo 0.5% allo 0, 8% per ogni anno di durata di ciascun versamento. Non e' vero quindi che prende l'8% e restituisce lo 0, 5% ma prende nel caso da lei citato l'8% e restituisce lo 0, 5% per ogni anno di durata del versamento che e' una cosa molto diversa da quanto lei ha detto e che abbatte di molto il costo sostenuto dal cliente."

a2) diritto fisso di gestione: 40 euro annui, indicizzabili (art. 12 delle Condizioni di Polizza);

a3) rimborso spese per ogni istruzione impartita dal Sottoscrittore circa la composizione dell'investimento del capitale maturato: 52 euro indicizzabili (art.12 delle Condizioni di Polizza);

a4) diritto fisso di 20 euro per ogni istruzione impartita dal Sottoscrittore di variazione della ripartizione del premio (art. 12 delle Condizioni di Polizza). " Le spese previste ai due punti precedenti, vengono applicate solo in caso di operazioni specifiche e non in maniera periodica, si puo' dire che se il cliente non ne fa richiesta non paga nulla.

"a5) diritto fisso di 6 euro a titolo di rimborso spese forfettario in caso di mancato buon fine del mezzo di pagamento (art. 12 delle Condizioni di Polizza);

a6) il premio relativo alla copertura complementare, ove prevista, pari al 5% del Versamento Annuo, verra' corrisposto tramite annullamento delle quote investite nei Fondi (art. 12 delle Condizioni di Polizza).

I costi previsti ai punti a2), a3), a4), a5) e a6) saranno applicati ripartendoli nella stessa proporzione esistente tra la posizione individuale di Benefit e quella dell'eventuale polizza TaxBenefit "collegata". " Anche questo costo(a6) e' relativo ad una prestazione aggiuntiva che il cliente paga solo se richiede e pertanto non puo' essere imputabile ai costi del prodotto My Pension, ma ad una particolare richiesta del cliente per la fornitura di una prestazione infatti se il cliente non desidera questa copertura complementare non paga nulla.

"E' assolutamente vergognoso richiedere costi cosi' alti sui primi versamenti ma e' altrettanto esagerato prendere costi complessivi di gestione, sul valore del fondo fino ad un massimo del 3, 65% all'anno!
La cosa particolarmente vergognosa, inoltre, e' che per poter prendere doppie commissioni di gestione (una sul fondo legato al prodotto, ed una sui fondi sottostanti), Mediolanum preclude uno dei vantaggi fiscali previsti dalla legge. La legge prevede, infatti, che i fondi dei piani pensionistici abbiano una tassazione agevolata sulle plusvalenze (attualmente e' del 11% invece del 12, 5%, ma si parla di dimezzare o eliminare questa tassazione). Poiche' Mediolanum deve guadagnare anche sui fondi sottostanti al fondo pensione, preferisce non investire direttamente ma utilizzare i suoi stessi fondi. Questi fondi, pero', hanno la tassazione sul maturato pari al 12, 5% e quindi il fondo pensione subisce prima una tassazione del 12, 5% e poi un'ulteriore tassazione dell'11%!
Ma che bravi, questi di Mediolanum, parlano di risparmi fiscali, ma tacciono sul fatto che i rendimenti dei loro fondi subiscono una doppia tassazione.
Ci corre l'obbligo di informare i nostri lettori che questo prodotto e' da evitare"
Discuteremo in seguito dei costi indiretti, in quanto la cosa che piu' mi preme adesso e' quell'affermazione relativa alla doppia tassazione, Mediolanum Vita S. p. A. investe direttamente le somme versate dai sottoscrittori nei fondi (di cui lei ha dato dimostrazione di non conoscere minimamente) pertanto le quote vengono riconosciute alla stessa al lordo e sara' poi Mediolanum Vita S.p.A. ad applicare l'unica ritenuta che grava su questi fondi. Tali proventi sono assoggettati ad imposizione sostitutiva in capo al soggetto erogante ma su di essi spetta un credito di imposta pari al 15% a favore del soggetto percipiente (fondo pensione).
Tale credito di imposta, concorrera' a formare il risultato netto di gestione ed andra' detratto dall'imposta dovuta. Questa disciplina ha la funzione di evitare la penalizzazione scaturente dall'investimento effettuato in OICVM italiani o "storici lussemburghesi", assoggettati ad imposta sostitutiva del 12,5%.

Attendo una sua risposta Cordialmente

Risposta:
Pubblichiamo volentieri le sue osservazioni come abbiamo fatto con i suoi colleghi.
Vorrei pero' farle osservare che il servizio di domande e risposte al quale si e' rivolto (insieme agli altri colleghi) non e' un forum. Per questo c'e' uno spazio apposito del web dove, se vuole, puo' fare tutte le osservazioni e precisazioni che desidera sul nostro lavoro e sui nostri articoli.
Per quanto riguarda il credito di imposta, e' vero che la circolare del ministero delle Finanze 29/E del marzo 2001 ha istituito il credito di imposta per i FIP (cosa che non esiste, ad esempio per tutte le Unit-linked) ma vi sono una serie di problemi (anche tecnici) non risolti.
Ad ogni modo, ritengo che i lettori abbiano tutti gli elementi per giudicare il prodotto in questione (abbiamo pubblicato il prospetto informativo appositamente) e non c'e' quindi bisogno di nessun mio commento alle sue osservazioni.
Il nostro giudizio sul prodotto rimane immutato: e' assolutamente da evitare.
 
 
 
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