Sono un cliente della Banca Fineco. Ho attivato il conto nel gennaio del 2001 mediante un promotore finanziario Bipop Carire, al quale avevo fatto una richiesta: di cointestare il c/c anche a mia moglie. Mi rispose in quella circostanza dove mia moglie non era presente che non importava anche perche' l'avrei potuto fare in qualsiasi momento sempre alle stesse condizioni. Oggi, invece, che ho necessita' di cointestare il c/c per far accreditare lo stipendio di mia moglie mi viene risposto da Banca Fineco che cio' non e' possibile poiche' dovrei chiudere l'attuale c/c e aprirne un altro nuovo cointestato con condizioni decisamente peggiorative rispetto a quelle del mio c/c poiche' sono variate dal 15 ottobre 2002. Io di questa impossibilita' non ho ricevuto comunicazioni in tempo via e-mail ne tanto meno telefonicamente (visto che Fineco e' una banca virtuale senza sportello). Tutto cio' mi sembra ingiusto visto che in qualsiasi banca si puo' variare la cointestazione mantenendo le stesse condizioni.
Cio' che vorrei chiedervi e' se come consumatore ho qualche appiglio di legge per far valere i miei diritti e soprattutto non perdere i miei soldi.
In attesa di una risposta vi ringrazio per la collaborazione prestata e vi porgo distinti saluti.

Risposta:
il promotore le ha dato una informazione sbagliata. Da sempre banca Fineco non puo' aggiungere nominativi una volta aperto il conto corrente. Non sappiamo bene perche' abbia questa disposizione (potrebbe essere legata ad un limite del sistema informativo o ad un qualche eccesso di rispetto della normativa antiriciclaggio, non sapremo dire), fatto sta che Fineco non ha mai offerto questa possibilita' ai propri correntisti.
Non sussiste un obbligo di legge ad effettuare un servizio e quindi non esiste nessun diritto specifico che puo' far valere in questa circostanza. Chiaramente il promotore finanziario ha commesso un errore, riteniamo che non ci sia molto che lei possa fare per far rimediare la banca dell'errore del suo promotore.