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Un parere su investimenti fatti con Finanza & Futuro Banca
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Lettera 
16 maggio 2003 0:00
 
Vi chiedo gentilmente un parere su come ho investito i miei risparmi, parere che riterro' prezioso in quanto proveniente da soggetto NON interessato:

%F&F Lagest Obbl. Euro
25%F&F Lagest Portfolio 2
31%F&F Eurorisparmio
5%F%F Select High Teck Europa

Inoltre nel 1998 investii £100.000, che attualmente sono Euro 48.000 in un tipo di investimento, sempre con Finanza%Futuro, chiamato "Piano d'investimento" C.A.M. linea prudente.
Iniziai a investire in Fondi nel 1995 e, dopo alcuni anni di guadagni, sono almeno 3 anni che, come tutti i piccoli investitori, ho perso soldi. Nei momenti che la borsa precipitava, preso dal panico, sono stato tentato dal disinvestire tutto, ma poi, ragionando, se lo avessi fatto, quello che avevo perso non avrei piu' avuto l'occasione di recuperarlo. Fortunatamente per il momento non ho bisogno di liquidita', per cui resisto, sperando che, prima o poi, la borsa debba per forza, lo dice la storia, riprendere a guadagnare. Per cui Vi chiedo:

1) e' giusto il mio ragionamento?

2) in un ottica attuale, la diversificazione d'investimento che mi ritrovo e' ragionevole o da modificare?

3) oltre ai fondi e alla borsa, cosa esiste sul mercato che, chiaramente promettendo guadagni contenuti, dia meno batticuore(nel senso"meno ma sicuro").

4) io lavoro nello spettacolo, sono un lavoratore ENPALS, e come tale, (mi sono gia'informato) non avro'la pensione. Come posso indirizzare i miei guadagni per tentare di salvaguardarmi da questa antipatica situazione?
E'stupendo avere un parere esperto e soprattutto disinteressato,grazie mille.

Risposta:
Grazie per i complimenti.
Lei ci fa molte domande alle quali cercheremo di rispondere nei limiti delle informazioni di cui disponiamo.
Possiamo fornirle informazioni circa i costi ed i rischi dei prodotti che ha sottoscritto o che intende sottoscrivere, ma non circa l'adeguatezza di questa tipologia di investimenti alla sua persona, dal momento che non conosciamo nulla sulla sua persona, sul suo patrimonio, sulle sue esigenze finanziarie presenti e quelle programmate.
Veniamo in primo luogo ai prodotti che ci ha segnalato.
Sono tutti prodotti di risparmio gestito di Finanza & Futuro Banca.
I due fondi della famiglia Lagest (F&F Lagest Obbl.Euro, F&F Lagest Portfolio 2) non hanno commissioni di ingresso (mentre hanno commissioni di uscita a scalare se non si rimane nel sistema per piu' di tre anni), ma hanno in compenso commissioni di gestione molto alte. Tanto per darle una quantificazione precisa negli ultimi tre anni il fondo obbligazionario ha avuto un costo del 1,95% nel 2000 del 1,76% nel 2001 e del 1,53% nel 2002 (dati prelevati dal prospetto informativo, seconda parte pagina 7). Sono costi esagerati per un fondo obbligazionario. Il fondo Lagest Portfolio 2 ha costi decisamente piu' alti (sempre gli ultimi tre anni: 2,10%, 2,18%, 2,21%) e si tratta di un flessibile che puo' avere fino al 50% di azionario.
L'Eurorisparmio, invece, e' un fondo con costi di sottoscrizione iniziali e costi di gestione un po' piu' bassi di quelli della famiglia lagest ma ugualmente consistenti. Incidono particolarmente le commissioni di performance. Nel 2000, ad esempio, il costo totale del fondo e' stato del 2,62%, nel 2001 dell'1,7% e nel 2002 del 2,07%.
Si tratta di un fondo bilanciato (50% azionario).
Il select High Tech Europa fa parte della stessa famiglia di fondi (professionale) ed ha la stessa struttura di costi dell'eurorisparmio.
Dal punto di vista del rischio non ce ne sono specifici (usiamo il termine "specifico" in senso tecnico, faccia riferimento all'articolo che trova all'indirizzo http://investire.aduc.it/php/mostra.php?id=36965) ma in questo momento il rischio sistematico del mercato obbligazionario e' significativo. Quindi una fetta importante di investimento in obbligazioni a medio/lungo termine e' un'operazione non priva di rischio.
Il problema fondamentale di questo portafoglio sul quale ci ha chiesto un parere e' il "rischio" del gestore legato ai forti costi di gestione. Fra i fondi che le sono stati proposti il flessibile ed il bilanciato sono due esempi di quando il gestore possa (imprevedibilmente) fare bene o male. Il flessibile, nell'ultimo periodo ha fatto molto peggio del suo benchmark, il bilanciamo (nonostante i costi) e' riuscito a stare sul benchmark ed in qualche anno a batterlo.
E' decisamente preferibile eliminare questa variabile aggiuntiva del gestore attivo (ed i suoi costi) e limitarsi a prendere il rendimento medio del mercato senza sostenere i costi ed i rischi di un gestore attivo.
Per quanto riguarda la gestione patrimoniale in quote di fondi CAM, questo e' un classico esempio di costo perfettamente inutile. Oltre a sostenere tutti i costi dei fondi sottostanti (che in larga parte sono obbligazionari) questo prodotto aggiunge uno 0,6% annuo che il gestore si prende per fare delle piccole modifiche una volta ogni 15 giorni circa. Alcune volte le modifiche sono vantaggiose, altre volte sono svantaggiose, mediamente sono ininfluenti, mentre il costo dello 0,6% annuo e' significativo.
Consideri che dell'investimento fatto nel '98 lei ha pagato circa il 3% all'anno di costi. Faccia il conto rispetto alla perdita che ha avuto e puo' verificare come in larga parte sia dovuta a questi costi. Se avesse fatto un semplice investimento in obbligazioni ed ETF non avrebbe avuto questa perdita.
Circa il suo ragionamento relativo al fatto "che la storia dice che le borse devono riprendere", il discorso sarebbe veramente lungo per darle una spiegazione dettagliata. Cercheremo di fare un articolo sull'argomento. In linea di massima le posso dire che se e' vero che il mercato azionario storicamente ha un andamento positivo, e' anche vero che ci sono stati lunghissimi periodi nella storia di andamento laterale, specialmente dopo momenti di euforia irrazionale.
Questo non significa che bisogna uscire dall'azionario, significa solo che bisogna avere un'aspettativa realistica dai propri investimenti.
E' importante eliminare i costi inutili, come quelli della gestione attiva.
Ci chiede se: "in un ottica attuale,la diversificazione d'investimento che mi ritrovo e' ragionevole o da modificare". Non ha senso rispondere a questa domanda non conoscendo la sua situazione personale. Noi non facciamo mai previsioni sui mercati finanziari perche' e' impossibile fare previsioni che abbiano una ragionevole probabilita' di realizzarsi (almeno intorno al 90%, nessuno puo' farlo). Cio' significa che le scelte d'investimento non devono essere basate sulle aspettative dei mercati finanziari ma sui dati un po' piu' certi della propria situazione personale, patrimoniale e obiettivi di vita collegati ad esigenze finanziarie.
Le ho gia' parlato dei rischi di medio termine legati alla componente obbligazionaria. Questo puo' essere un elemento legato al mercato sul quale riflettere, ma -ripeto- gli elmenti piu' importanti sono legati alla sua situazione personale e non hai mercati.
Infine di chiede se: "oltre ai fondi e alla borsa, cosa esiste sul mercato che, chiaramente promettendo guadagni contenuti, dia meno batticuore".
Ci sono alternative interessanti da valutare per diversificare ulteriormente il portafoglio. Ne abbiamo parlato su alcuni articolo di Investire Informati. Ad esempio i fondi chiusi (immobiliari e mobiliari) possono essere un'opportunita' di diversificazione, ma in linea generale cio' che e' importante fare e' utilizzare strumenti definiti "efficienti" che le permettono di risparmiare i soldi che lei attualmente spende per il suo portafoglio ottimizzando il rapporto rischio/rendimento.
Da quello che ci scrive, attualmente spende qualche migliaio di euro all'anno in commissioni varie, la prima cosa che e' necessario fare e' eliminare questi costi inutili, poi e' necessario verificare che tipo di investimenti sono piu' adatti alle sue caratteristiche ed infine fare le modifiche che e' necessario fare.
Visto che sta cercando alternative, la metto in guardia circa i prodotti a capitale garantito, obbligazioni strutturare e schifezze di questo genere. Non si faccia ingabbiare.
Infine, per quanto riguarda il discorso pensionistico, per darle una risposta appropriata sarebbe necessario valutare la sua situazione fiscale. Se, dal punto di vista fiscale puo' essere vantaggioso, puo' valutare i piani pensionistici individuali, altrimenti una semplice piano di accumulo di capitale puo' fare al caso suo.
Speriamo di essere stati abbastanza esaustivi.
Per avere delle risposte piu' dettagliate puo' rivolgersi ad un pianificatore finanziario indipendente indicando tutti quei dati relativi alla sua condizione personale che permetta al professionista al quale si rivolgera' di darle delle indicazioni piu' specifiche.
 
 
 
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