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Piano di accumulo azioni estere
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Lettera 
2 maggio 2020 0:00
 
La mia società, una multinazionale spagnola con sede a Madrid, mi offrè un piano di accumulo di azioni della società con trattenuta mensile di 200 € dallo stipendio durante tutto il 2020.
Se durante il prossimo anno (2021) manterrò le azioni in portafoglio verranno assegnate azioni gratuite (1 per ogni 2 azioni possedute) e verranno ovviamente corrisposti i dividendi.
Le azioni saranno custodite presso la GLOBAL SHARES ESL, entità finanziaria con sede in Irlanda.
Le mie domande:
1) Durante questi due anni (2020 e 2021) in cui manterrò le azioni presso la GLOBAL SHARES devo dichiararle nella mia dichiarazione annuale dei redditi ?
2) Il fatto di ricevere azioni gratuite comporta un obbligo fiscale (pagamento imposte) da parte mia o della società per cui lavoro?
3) Quando trasferirò le azioni sul mio conto deposito italiano a inizio 2022 che cosa devo dichiarare ed eventualmente pagare?
Grazie e Cordiali Saluti,
Paolo, dalla provincia di MI

Risposta:
alle tre domande che ci ha sollecitato le rispondiamo nei punti seguenti:
1) Dal momento che la sua intenzione è quella di detenere le azioni, al fisco i dividendi che nel frattempo sono stati incassati. A tal fine è necessario sapere se la Global Shares funge da sostituto di imposta. In questo caso, sarà la Global stessa ad effettuare la ritenuta alla fonte. Nel caso in cui la Global non farà da sostituto di imposta, allora sarà necessario che si faccia produrre la documentazione necessaria da portare al commercialista per la dichiarazione dei redditi.
2) Sulle azioni assegnate gratuitamente non grava nessun obbligo fiscale all'atto della consegna, ma saranno soggette a tassazione nel momento in cui deciderà di venderle e percepirà i relativi dividendi. Funziona come lo schema descritto sopra.
3) Per il trasferimento dovrà fare una specifica richiesta dove indicherà la nuova banca e il deposito titoli presso il quale vorrà trasferire le sue azioni. La cosa a cui deve fare maggiormente attenzione è quella di mantenere la stessa intestazione tra il vecchio ed il nuovo deposito titoli, altrimenti l'operazione si configurerebbe come una vendita. Le conseguenze sarebbero che sul deposito titoli italiano le azioni saranno contabilizzate con un nuovo prezzo medio di carico e pagherà o meno le imposte a seconda se i titoli si sono apprezzati. Mantenendo la stessa intestazione, l'operazione si configura invece come un trasferimento e le azioni saranno contabilizzate con lo stesso valore. In questo caso i costi dipendono dal proprio intermediario, alcuni li applicano e altri no. Mentre sarà sicuramente necessario un periodo di circa due mesi per completare l'operazione.
 
 
 
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