All'attenzione del dottor Pedone;
salve,
leggendo la sua risposta
https://sosonline.aduc.it/lettera/cliente+retail+cliente+professio
nale_306020.php, mi chiedo per quali motivi non consiglia,
neanche se ci fossero i requisiti, di farsi riconoscere come
cliente professionale; il problema, per i retail per esempio, è,
al di la' del deleterio trading e trading con i derivati e le
opzioni, alcune obbligazioni (corporate) e di alcuni emittenti
(anche bbb) vengono escluse, riducendo purtroppo le possibilita'
di diversificazione del portafoglio.
Luca, dalla provincia di FE
Risposta: naturalmente è sempre necessario vedere il caso concreto. Con questo servizio noi possiamo solo fare delle considerazioni di massima.
Essere classificati come professionali solo per sottoscrivere qualche obbligazione in più può andare bene solo se si è seguiti professionalmente da dei consulenti indipendenti che sanno quello che fanno e si prendono la responsabilità del portafoglio, ovviamente se si parla di importi molto rilevanti, cioè milioni di euro. Se si fa da soli, la minore diversificazione è ampiamente compensata dalla maggiore tutela giuridica. Ovviamente sono punti di vista, ma - specialmente oggi - i vantaggi che si possono ottenere accedendo ad obbligazioni riservate ad una clientela professionale sono molto poco significativi.
Ovviamente questo è solo un consiglio generale, poi ogni investitore farà i conti in casa propria rispetto al suo caso specifico.
----------------
Ha risposto Alessandro Pedone: https://investire.aduc.it/info/pedone.php