Salve. Ho richiesto un mutuo alla banca per acquisto prima casa e questo è stato deliberato. Nel preliminare è stata indicata come data per il rogito entro e non oltre il 30/9. Il rogito è stato fissato una prima volta il 14/9 ma il giorno precedente la banca ha annullato l'appuntamento motivando con non ben chiari problemi tecnici/informatici sulla mia pratica ed ora temo che possa non presentarsi nemmeno alla 2a data (29/9) ultima data disponibile prima della scadenza dei termini. Posso rivalermi sulla banca per chiedere il risarcimento danni (caparra, spese già sostenute per acquisto arredi, lavori programmati ecc.)? Nel caso in cui invece rinunciassi al mutuo saldando tutto all'atto notarile, potrei comunque adire alle vie legali verso la banca inadempiente? Grazie.
Matteo, dalla provincia di VA

Risposta:
la banca in genere va a rogito entro 30 gg dalla delibera.
Si tratta prima di tutto di comprendere le ragioni per cui la banca sta prendendo tempo.
A volte, anche dopo la delibera, può essere indotta a fare ulteriori approfondimenti e valutazioni sulla parte venditrice o sulla parte richiedente il mutuo perché è venuta a conoscenza di elementi nuovi che richiedono una ulteriore valutazione che può anche portare anche al rifiuto di concessione del mutuo.
Quindi prima di tutto approfondirei questo aspetto.
In merito all'eventuale richiesta danni va compreso meglio il quadro e se c'è una effettiva responsabilità della banca come ad esempio la banca si è formalmente impegnata ad andare a rogito nel termine previsto ed il ritardo è stato causato da un'inefficienza della banca come la perdita di alcuni documenti o il malfunzionamento dei sistemi informatici ecc. Naturalmente occorre anche che vi sia un effettivo danno come la perdita della caparra.
Può sempre decidere di rinunciare al mutuo e rifiutare di pagare eventuali spese istruttorie perché il ritardo nell'erogazione del mutuo è imputabile alla banca e lei ha deciso di autofinanziarsi.
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Ha risposto Roberto Cappiello