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Scusate lo sfogo: ma non potete rispondere in modo piu' chiaro?
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Lettera 
22 marzo 2003 0:00
 
Mi scuso per la pedanteria. Ma alla mia domanda precedente tesa a capire che fine facessero i titoli depositati in un deposito titoli di una banca, in caso di fallimento della stessa, voi avete dato una risposta un poco evanescente. Ma perche mai, se io presto i miei soldi allo stato italiano o a quello francese queste obbligazioni debbono finire nel bilancio fallimentare della banca che me li gestisce?
Io sono una persona molto semplice, e da questa risposta avrei voluto sentire che una cosa sono i titoli amministrati e una cosa sono i depositi che, gli ultimi, sono garantiti dal fondo di tutela. Ho avuto l'impressione che se delle banche ne parlate male voi va bene, se ne parlano male gli altri un po' meno. Se io dico che il risparmio gestito e' una fregatura non va bene, se lo dite voi si. Se voi consigliate di comprare un fondo immobiliare va bene, se io chiedo come sceglierlo non va piu' bene, ed e' meglio comprare titoli di stato. Se io dico che i periti possono valutare come a lor pare non va bene, se voi vi accorgete che un fondo immobiliare cambia le carte in tavola in corsa (maggiori costi) va bene. Sinceramente poi il nome delle banche di credito cooperativo nell'elenco delle banche consorziate al fondo di tutela dei depositi proprio non l'ho visto. A meno che non siano inserite in un altro nome. Non che mi preoccupi particolarmente del fallimento della mia banca cooperativa, della quale sono anche socio. Ma dopo tutto quello che e' successo in questi anni non mi venga a dire che c'e la Banca d'Italia. E dove era la Banca d'Italia quando ci hanno propinato 4you, o le obbligazioni di Cragnotti o quelle argentine? E dove e' la Banca di Italia quando i promotori di banca Mediolanum vendono i loro truffaldini prodotti? Perche' che mi dice in generale delle polizze vita? Alleanza, Generali, Ina e chi ne ha piu metta. Dove e' la Banca di Italia? Mi scusi e' stato uno sfogo ma almeno il diritto di lamentarsi lasciatemelo. Poi sa che penso? Che per le banche fallire, in queste condizioni in cui operano sarebbe imbecille; ci fregano costantemente i nostri soldi. Pero' internet una bella botta gliela puo' dare e gliela sta dando. Grazie anche ai siti come il vostro. Quindi per favore se un poveraccio si preoccupa di sapere che fine farebbero i suoi titoli in caso di fallimento della banca depositaria, anche se l'ipotesi e' irreale non trattatelo male e se potete rispondete in modo piu' chiaro. Scusatemi per la franchezza e ringraziandovi cordialmente vi saluto.

Risposta:
In primo luogo la ringrazio per la franchezza del suo sfogo. Noi ci sforziamo di fare del nostro meglio per informare correttamente i lettori che ci pongono i loro quesiti sia, in modo generico, con gli articoli che pubblichiamo, sia in modo specifico e personale attraverso le domande. Facciamo del nostro meglio considerato il numero di domande e la complessita' degli argomenti.
Come e' scritto sul sito, le domande a cui ci siamo impegnati a rispondere riguardano i costi ed i rischi dei prodotti finanziari. Ci sforziamo di rispondere anche alle domande piu' varie (come quelle che lei cita nella sua domanda) ma questo genere di domande richiede risposte molto articolate e adatte al tipo di cultura finanziaria di chi sottopone la domanda. Evidentemente in alcuni casi non riusciamo a raggiungere il nostro obiettivo.
Una cosa vorrei che fosse chiara. Noi non siamo certo i difensori del risparmio gestito, ne' della Banca d'Italia. Tutt'altro. Quando parliamo di soldi, pero', e' fondamentale essere precisi, altrimenti si corre il rischio di fare del male ai risparmiatori e non aiutarli, come nostra intenzione.
Quando ci troviamo a rispondere su valutazioni circa l'opportunita' di fare determinati investimenti o come scegliere gli investimenti migliori, piuttosto che fornire informazioni che possono essere fraintese, preferiamo di gran lunga dare un consiglio, proveniente dal buonsenso, che certamente -se applicato- e' di aiuto: non investire mai in cose che non si conoscono. Per questo, sia che si tratti di fondi immobiliari chiusi (che noi, ad ogni modo, apprezziamo come strumento di investimento), sia che si tratti delle difficolta' di acquisto degli OAT-ei, consigliamo sempre di non investire se non si sono capiti a fondo tutti i meccanismi implicati in questa operazione.
Illustrarli attraverso questo servizio di domande e risposte, che (come gia' detto) si pone un obiettivo piu' semplice ma ugualmente concreto e utile, sarebbe molto difficile.
Per quanto riguarda le critiche ai fondi immobiliari, come ha visto, siamo tutt'altro che pregiudizialmente a favore dei gestori. Una cosa, pero', sono i meccanismi di calcolo delle parcelle dei tecnici che valutano gli immobili dei fondi immobiliari. Una cosa, diversa, e' la modifica del regolamento di un fondo che cambia il calcolo dei costi a svantaggio per i clienti. La prima cosa, si puo' criticare, ma e' rispettosa degli usi e delle norme vigenti, la seconda e' contraria ai regolamenti vigenti. Forse puo' sembrare una distinzione di lana caprina, ma non e' cosi'.
Noi siamo convinti che la difesa dei risparmiatori debba passare necessariamente per l'informazione. Questo sito ha questo preciso scopo.
Crediamo che non sia d'aiuto ai risparmiatori avallare l'idea che tutto va a rotoli, che le banche potrebbero fallire, che Bankitalia non serve a niente, che tanto sono tutti ladri.
Questa posizione, probabilmente, sarebbe molto piu' facile da tenere, ma crediamo fortemente che non sarebbe negli interessi dei risparmiatori.
Le cose che lei scrive hanno tutte un fondo di verita', ma e' importante distinguere fra le cose che sono all'interno della legalita' e le cose che sono nella sostanza truffaldine, ma legali. Per combattere le prima (che nel mondo finanziario sono in forte minoranza) servono gli avvocati, per combattere le seconde serve l'informazione dei risparmiatori. Un risparmiatore che conosce come funziona il 4you, quando il direttore di una filiale della Banca Toscana o del Cariprato e della BAM, gli propone il prodotto certamente non lo sottoscrivera'.
Quando un risparmiatore e' informato ed un promotore Mediolanum gli proporra' il suo prodotto pensionistico, stara' molto attento ai costi e probabilmente non lo firmera'.
Questo e' lo scopo che si prefigge "Investire Informati".
Certamente non ci passa neppure per la testa di "trattare male" (come scrive) i lettori che ci scrivono. Il nostro scopo e' quello di aiutarli. E ci scusiamo se le abbiamo dato questa impressione.
Grazie ancora per la franchezza della sua domanda.
 
 
 
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