testata ADUC
Sentite di questo corso di trading ...
Scarica e stampa il PDF
Lettera 
27 febbraio 2003 0:00
 
Spett. le ADUC, Gentile dott. Alessandro Pedone, vorrei sottoporVi una questione che e' capitata a 8 persone piu' il sottoscritto i quali si sono, malauguratamente, fidati delle promesse, e della presunta professionalita', di un primario istituto di credito online.
Quanto scritto e' stato completato anche con l'aiuto degli altri partecipanti che sono tutti concordi nel sostenere che siamo stati vittime di gravi situazioni (per non dire addirittura truffati).
Una delle piu' importanti banche online italiane, specializzata nel trading online, ha organizzato un corso gratuito per alcuni dei propri clienti con la promessa di insegnare loro dei metodi per operare in maniera profittevole sui vari mercati finanziari.
Peccato che in realta' ci abbiano insegnato un metodo sbagliato, i cui presupposti sono, purtroppo con l'esperienza e con il senno di poi COMPLETAMENTE ERRATI.
Il fatto che il metodo sia sbagliato e si basi su presupposti erronei e' DIMOSTRABILE in qualsiasi momento.
Purtroppo l'inesperienza dei partecipanti al corso non ha permesso sin da subito di capire che le basi del metodo erano, mi ripeto, COMPLETAMENTE SBAGLIATE.
Sorprende pero', e insospettisce, che una banca che fa del trading online il proprio core business non abbia verificato come, continuando ad operare sui mercati finanziari come affermato le probabilita' di ottenere dei risultati positivi fossero nulle.
In breve tempo l'intero gruppo di partecipanti ha perso una cifra complessiva pari a circa 50.000 Euro.
Nel contempo pero' il suddetto Istituto, che continuava a sostenere la validita' di quanto affermato, si arricchiva alle nostre spalle, incassando un volume di commissioni di transazione esorbitante.
Per quanto riguarda il discorso del "Corso di Trading" non esistono documenti scritti che formalizzano il rapporto tra i partecipanti e la banca.
Il tutto e' riconducibile ad una offerta per i propri clienti che l'Istituto aveva lanciato lo scorso maggio.
Per quanto riguarda i rapporti tra i partecipanti e l'Istituto essi sono riconducibili al tradizionale rapporto banca online/cliente.
Cio' di cui farei gentile richiesta e' una valutazione "spassionata" sull'opportunita' o meno di procedere con iniziative legali per rientrare in possesso di quanto viene ritenuto legittimo.
Spero, con questa mia richiesta di non aver rubato troppo tempo ala Vostra associazione e ai Vostri consulenti.
ringrazio sin d'ora per tutto quello che potra' essere consigliato.
Cordiali saluti
PREMESSA
Nel maggio del 2002 IMIWEB Bank lancia una campagna di comunicazione a mezzo articoli stampa e informazioni sul proprio sito per dare il via al primo corso di formazione GRATUITO per imparare le tecniche di trading su mercato azionario, mercato dei covered warrant e mercato dei future.
Dopo un primo contatto telefonico viene spiegato che si tratta di un'iniziativa unica, che richiede la disponibilita' dei partecipanti ad una presenza in aula per un periodo di almeno tre mesi.
Oltre a cio' viene richiesta l'apertura di un conto bancario dedicato presso IMIWEB Bank, attraverso il quale operare sui diversi strumenti finanziari, mettendo in pratica quanto verra' spiegato.
Il conto deve avere un deposito minimo iniziale di 25.000 euro.
Come contropartita, a fronte dell'impegno, IMIWEB Bank RICHIEDE, ESPRESSAMENTE, COMMISSIONI di contrattazione titoli/derivati PIU' ALTE di quanto in genere applichi alla propria clientela operativa.
Inoltre, nel periodo in essere, durante le fasi di presenza in aula, l'unico modo di effettuare delle contrattazioni di compravendita di strumenti finanziari, potra' avvenire solo ed esclusivamente utilizzando IMIWEB Bank come intermediario.

Il corso e' strutturato in moduli che prevedono la presenza di un professionista dei relativi mercati finanziari che avra', oltre al compito di illustrare le varie tecniche di trading, anche quello di supervisionare i progressi dei vari partecipanti.
IMIWEB, proprio in tal senso, SI IMPEGNA, sempre verbalmente, a METTERE A DISPOSIZIONE DEI PARTECIPANTI, per tutta la durata del corso, UN PROFESSIONISTA di PROVATA ESPERIENZA, che, con la sua costante presenza in aula segua passo passo i vari partecipanti al corso e aiuti nel piu' veloce apprendimento delle metodologie presentate.

Tutto questo viene spiegato a voce, al telefono, ai vari potenziali partecipanti e confermato, sempre verbalmente, agli effettivi aderenti al corso, in totale 9 persone.

I PARTECIPANTI E LA LORO PREPARAZIONE
La preparazione dei nove partecipanti (tra cui il sottoscritto) e' assolutamente basica, tutti infatti nutriamo la volonta' di essere dei trader, ma, di fatto, tanto per rendere, la dimensione della nostra impreparazione e ignoranza, nessuno dei presenti conosce nemmeno cosa sia un grafico a barre (come dire che non si conoscono le vocali dell'alfabeto).
Il corso sui mercati future inizia alla fine di maggio.

IL CONTENUTO DEL CORSO
Nel modulo di apprendimento dedicato all'operativita' sui future esteri, ci viene illustrata una metodologia operativa fatta risalire ad uno dei piu' famosi trader americani (JOE ROSS), interpretata e personalizzata da un professionista presente in aula e perfezionata nel corso del tempo con la propria esperienza.
Ci vengono inoltre presentati una serie di risultati e di percentuali di successo delle singole operazioni che illustrano l'efficacia di quanto detto, il tutto pero' solo in via teorica, senza che mai nessun trader di IMIWEB ci mostri mai un'operazione fatta dal vivo.
Quanto ci e' stato spiegato viene ritenuto dai presenti, proprio perche' impreparati a livello di base, assolutamente nuovo e entusiasmante, tanto che i primi commenti alla metodologia sono positivi, commenti che vengono confermati anche in un test di valutazione del corso che ogni singolo partecipante ha compilato.
Dopo alcuni giorni di teoria veniamo ripetutamente SOLLECITATI a operare, mettendo in pratica quanto illustrato.

LE PRESSIONI AD OPERARE
Sin da subito I PRESENTI in aula SUBISCONO FORTI PRESSIONI PER OPERARE sui vari mercati finanziari, pressioni che arrivavano sia dal professionista in aula il quale, a volte, ci indicava le operazioni da effettuare, sia da IMIWEB Bank.
IMIWEB infatti ci spingeva ad operare in maniera sempre maggiore, con la promessa che, maggiori le contrattazioni effettuate (e quindi piu' elevato il volume di commissioni generato) minore sarebbe diventato il costo unitario delle suddette commissioni.
L 'INVITO DEL PROFESSIONISTA IN AULA ERA DI NON TRALASCIARE ALCUNA OPERAZIONE: ERA CIOE' NECESSARIO EFFETTUARE TUTTE LE OPERAZIONI CHE LA METODOLOGIA PERMETTEVA DI EVIDENZIARE.
COMPRESE ALCUNE (completamente errate) CHE IL METODO ORIGINALE DI JOE ROSS (in seguito approfondito su iniziativa personale di alcuni dei partecipanti) INDICA COME FALSI SEGNALI, E QUINDI DA NON ESEGUIRE.
LA PERCENTUALE DI SUCCESSO ERA SCARSISSIMA E DA SUBITO LE PERDITE ACCUMULATE SEMPRE MAGGIORI.

I RISULTATI
Al di la' di un aspetto teorico edulcorato, (per non dire falsato), i risultati non furono assolutamente all'altezza di quanto presentatoci, anzi, alla prova dei fatti e quindi alla prova dei mercati, risultarono assolutamente negativi.

RISULTATO:
complessivamente il gruppo ha perso oltre 50.000 euro in poco tempo.
A questo punto comincio' a insinuarsi il ragionevole dubbio che, quanto presentato NON FUNZIONASSE e che l'operativita' reale e il metodo originario fossero SOSTANZIALMENTE DIVERSI.
Infatti chiunque, con un minimo di esperienza, si sarebbe reso conto immediatamente DI IMPOSTAZIONI METODOLOGICHE DI FONDO COMPLETAMENTE ERRATE CHE, invece di generare guadagni PROCURAVANO PERDITE.
Purtroppo, la nostra inesperienza, non ci rese consapevoli sin da subito dei difetti di base del metodo suggerito.

LE FASI SUCCESSIVE (una teoria completamente errata).
Con il senno di poi, alcuni dei presenti in aula (tra cui il sottoscritto) si sono documentati sulla reale metodologia di base di JOE ROSS.
Tale METODO risulta COMPLETAMENTE DIVERSO da quello illustrato in aula e, se seguito in maniera corretta, effettivamente permette di ottenere dei risultati, o quantomeno di limitare le perdite.
Una volta diventati un po' piu' esperti dei vari mercati, siamo ora in grado di smontare pezzo per pezzo la METODOLOGIA che ci e' stata trasferita, arrivando a stabilire che PER OLTRE IL 90% e' ERRATA.
E questo e' possibile dimostrarlo in qualsiasi momento.

IL CONTRASTO (se non addirittura CONFLITTO) DI INTERESSI IMIWEB/PARTECIPANTE.
Quello che credo sia contestabile a IMIWEB e' il fatto di averci proposto un metodo, errato nei suoi principi di fondo, non verificato a priori (nemmeno in via teorica) e di avere continuato a sostenerlo anche quando i fatti dimostravano che invece di generare performance positive, portava a sempre maggiori perdite.
Lo stesso metodo pero', cosi' come illustrato, permetteva ad IMIWEB stessa di ricavare enormi volumi di commissioni, a discapito di risultati negativi sempre maggiori dei partecipanti.
Chiunque infatti, ripeto, con un minimo di esperienza di trading, (quindi a maggior ragione un istituto che fa del trading il suo core business) si sarebbe reso conto immediatamente degli errati presupposti di base di un metodo simile.
IMIWEB Bank invece CONTINUAVA A INSISTERE SULLA VALIDITA' di quanto proposto e sulla professionalita' di chi aveva spiegato la metodologia.
I SINGOLI PARTECIPANTI PERDEVANO SOLDI, IMIWEB Bank CONTINUAVA A INCREMENTARE I PROPRI GUADAGNI.

I DANNI ARRECATI
Al di la' di una perdita diretta di risorse finanziarie, alcuni partecipanti al corso hanno dovuto sostenere dei costi di trasferta per partecipare all'iniziativa (albergo, auto, trasporti) che hanno richiesto anche ingenti esborsi di denaro.
Inoltre, DANNO MENO EVIDENTE e sicuramente "concetto" di DIFFICILE QUANTIFICAZIONE, ma DI GRAN LUNGA IL PIU' GRAVE, e' il fatto che, l'aver operato in maniera errata, e l'aver subito ingenti perdite finanziarie ha inciso pesantemente sulla psicologia di ognuno dei partecipanti, limitando, se non addirittura azzerando, la capacita' dei singoli di diventare trader professionista.
SINTESI IMIWEB, in maniera che si ritiene consapevole, ci ha spinto ad operare con una metodologia errata nei suoi principi di fondo, per generare delle commissioni che sono finite direttamente nelle casse dell'istituto stesso.
A fronte di cio' 9 persone hanno perso notevoli somme di denaro, nel contempo IMIWEB ha incassato un notevole volume di commissioni (sinceramente non lo trovo giusto e corretto).

RICHIESTE
Quello che mi ritengo in diritto di chiedere, a fronte di un servizio che ha portato a gravi perdite (economiche e psicologiche), e' la restituzione di quanto inizialmente versato.
Il capitale iniziale e' infatti stato eroso proprio perche' sono stati applicati in maniera operativa i fondamenti di una tecnica di investimento finanziario errata.
Se, inoltre, venissero riscontrati i presupposti per gravi negligenze da parte di IMIWEB Bank e l'ipotesi di violazione di normative in tema di Investimenti Finanziari, si vorrebbe sollecitare anche un'azione legale volta al "risarcimento danni", sia per il tempo "perso", sia perche' l'attuale operativita' e l'attuale capacita' psicologica sono stati inficiati dalle continue notevoli perdite maturate in poco tempo seguendo l'operativita' proposta da IMIWEB Bank.

ULTERIORI AGGRAVANTI
A fronte di risultati che non arrivavano, alcuni dei partecipanti propongono lo studio e l'approfondimento di altre tecniche di analisi e di trading.
Nella fattispecie, per iniziativa personale di uno dei presenti al corso, vengono distribuite delle dispense con i principi di base dell'analisi delle candele giapponese, metodologia tra le piu' diffuse per seguire e operare sui mercati dei future.
Tale metodologia viene bollata dal trader professionista come assolutamente inaffidabile e non valida e, addirittura, la persona che si era fatta carico di distribuire il materiale in questione, viene "insultata" per la sua iniziativa.
Grazie all'esperienza acquisita in questo periodo sui mercati finanziari posso affermare, senza paura di smentita, che uno dei piu' validi strumenti di analisi (e metodo che applico sul mercato future tedesco) e' proprio la teoria che fa riferimento all'analisi delle candele giapponesi, esattamente la teoria che era stata bocciata in aula.
Il legittimo sospetto e' quello che, proprio perche' e' una metodologia che limita il numero delle transazioni - e quindi il volume delle commissioni - e' stata scartata a priori.
In alternativa, la bocciatura poteva derivare da una non-conoscenza di questa tecnica da parte del nostro insegnante.
Ma allora sorge spontanea la domanda: come puo' una persona che si definisce trader sui future NON CONOSCERE una delle metodologie piu' diffuse per operare su quei mercati?
Ed effettivamente l'idea che si e' sviluppata in seguito all'interno del gruppo dei partecipanti e' quella che la persona in questione avesse delle lacune profonde (e talvolta non-giustificabili) riguardo alla materia che stava introducendo.

LE FALSE PROMESSE DELLA BANCA
Oltre a quanto piu' sopra esposto durante il corso si sono verificate anche altre situazioni spiacevoli, completamente differenti da quanto promesso prima di intraprendere il corso e di dedicare tre mesi di tempo a seguire lezioni di trading.
Infatti, dopo due settimane di corso, veniamo lasciati completamente soli in aula, senza quindi la presenza del professionista che ci era stata illustrata e promessa.
Piu' tardi IMIWEB, a discapito di un impegno iniziale a titolo gratuito che prevedeva la durata di tre mesi e la spiegazione di altre tipologie operative, chiede per un'ulteriore parte del corso un corrispettivo economico.
Qualora non intenzionati a proseguire, a pagamento, con le successive proposte in aula, veniamo invitati a lasciare libere le postazioni operative in favore di altri nuovi partecipanti.

Risposta:
Il caso che ci ha sottoposto ha veramente degli aspetti clamorosi.
L'aspetto piu' importante, dal nostro punto di vista, non e' tanto
scoprire se il metodo che vi hanno "insegnato" sia o meno giusto (se
avesse piu' esperienza di speculazione si renderebbe conto che non
esiste un metodo giusto) quanto il fatto di "consigliare" dei completi
neofiti a fare operazioni speculative con soldi veri.

Se realmente la banca avesse voluto insegnare queste tecniche avrebbe
potuto tranquillamente chiedere dei soldi per la formazione e farvi
operare in modo simulato.

Non posso esimermi dal dirvi chiaramente che vi e' stata una enorme
ingenuita' da parte vostra.

Dal punto di vista legale, per fare una valutazione piu' precisa,
dovremmo visionare i contratti sottoscritti. Le probabilita' di vincere
una causa legale, di solito, sono molto scarse. Quindi un'azione legale
e' rischiosa (nel senso che si rischia di dover pagare le spese legali
senza avere nulla in cambio) ma bisognerebbe analizzare il caso con la
conoscenza specifica della documentazione.
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS