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Le spese di "gestione e custodia titoli"
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Lettera 
10 aprile 2003 0:00
 
Salve, vi ringrazio per le utili risposte che fino ad ora mi avete dato, avrei un'altro problema da sottoporvi a nome dei miei genitori. Innanzitutto sono curiosa di sapere per quale servizio si pagano le 'spese di gestione e custodia titoli' quando apriamo un conto titoli presso una comune banca. I miei genitori hanno diversi risparmi in fondi comuni d'investimento del MPS (Ducato e simili) e diversi investimenti su base azionaria consigliati dai dipendenti del MPS e ovviamente hanno un conto titoli aperto. Due anni fa mio padre (inesperto di finanza e investimenti) si reco' in banca per fare il punto della situazione e verifico' che stava avendo un guadagno di lire 27.000 su un fondo d'investimento. L'addetto del MPS consiglio' di tenere l'investimento perche' era nato nell'ottica del medio termine (4-5 anni). Mio padre non ritiro' quei soldi (capitale e interessi). Ad oggi il guadagno non esiste piu' visto l'andamento della borsa negli ultimi anni. Il problema e' che non ci si puo' fidare neanche di chi si spaccia come 'ESPERTO' in una banca famosa come il MPS pero' continuiamo a pagarne tutte le spese per una competenza in materia che di fatto non esiste. Tutti i consigli che sono stati forniti ai miei genitori dal MPS hanno portato a delle perdite di soldi (totale 35.000 di lire circa senza contare l'incubo 4you!). Non si puo' fare proprio niente?
Grazie di nuovo per l'attenzione

Risposta:
Le spese di "gestione e custodia titoli" sono riferite alle operazioni che la banca deve fare per la gestione dei titoli (azioni, obbligazioni) in nome e per conto del cliente. Si pensi, ad esempio, ai calcoli per la determinazione delle imposte o la gestione delle cedole e dei dividenti.
Certamente non sono spese che hanno a che fare con la "consulenza".
In banca, non si pagano spese per la consulenza perche' non esiste questo servizio.
Fino a quando i clienti riterranno di trovare "esperti" in banca, continueranno a ricevere un trattamento che li danneggia economicamente.
In banca ci sono dei venditori di prodotti finanziari che hanno dei budget che devono rispettare.
I consigli che vengono forniti sono nell'interesse del conto economico della banca.
Questa e' la realta'.
Per questa ragione non si puo' fare niente contro i consigli che poi si sono rivelati errati, se non semplicemente non averli seguirti prima.
Se, in sede di collocamento di strumenti finanziari, il comportamento dell'impiegato e' stato contrario alle leggi (e si puo' dimostrare) allora si puo' fare causa alla banca, ma se l'impiegato ha semplicemente dato un "consiglio" che poi si e' rivelato errato, non si puo' fare niente. La scelta di fidarsi o non fidarsi dell'"esperto" sta al cliente.
 
 
 
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