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Sto valutando se aprire un Conto Arancio, ma ...
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Lettera 
16 febbraio 2003 0:00
 
Sto valutando di aprire un conto arancio. Ma:
1- Un conto di questo tipo puo' correre rischi di pirateria informatica?
2- Chi e' il mio interlocutore in caso di problemi sulle movimentazioni del conto, o altro?
3- Chi mi garantisce in caso di fallimento della societa' Ing o del ramo della societa' Ing che gestisce il conto arancio?
4- Le indagini svolte dagli organi di controllo ritenete siano sufficienti?
Non e' che dall'oggi al domani questi signori possono svuotare i files con qualche escamotage, spengono i computer e spariscono?
C'e' un responsabile ben individuato?
Grati per qualunque aiuto e risposta vorrete darmi. Cordiali saluti Franca
P.s. dal sito: C'e' da fidarsi?
Il rischio dei clienti di Conto Arancio non e' quello diretto di chi investe in un fondo, ma e' legato all'affidabilita' della banca. Il Gruppo Ing opera in 66 paesi nei cinque continenti, con oltre 100.000 dipendenti, e' quotato al New York Stock Exchange e nelle principali Borse europee con una capitalizzazione di borsa superiore ai 77 miliardi di Euro. Il gruppo risulta al 29' posto nella classifica "per profitti" della rivista Fortune; per dare un'idea, nello stesso settore della classifica, il leader italiano e' Generali al 149' posto. Sia Moodys che Standard & Poor's giudicano Ing una societa' molto affidabile "da investimento".
Quanto alla garanzia sui depositi, oltre alla copertura di 20.000 Euro direttamente dal Fondo olandese, Ing Direct ha chiesto volontariamente e ottenuto l'ok ufficiale dal Fondo di Garanzia delle banche italiane per l'adesione come filiale estera: dal settembre 2002, i clienti italiani di Conto Arancio hanno la copertura fino a 103.000 Euro, pari cioe' a quella dei correntisti delle banche italiane.

Risposta:
Il Conto Arancio e' un conto di deposito garantito come qualunque altro conto delle banche italiane. Le autorita' di vigilanza, in questo caso, sono la Banca d'Italia (per quanto riguarda l'affidabilita' patrimoniale) e la Consob (per quanto riguarda la chiarezza e la trasparenza dell'informazione).
Il loro modello di business e' proprio quello di raccogliere depositi con bassissimi costi fissi (personale, sedi, ecc) riversando parte di questi costi fissi sotto forma di interessi ai correntisti (costi variabili). Il loro guadagno deriva dalla tesoreria centralizzata (ovvero dalla forbice dei tassi). Lasciando perdere i tecnicismi, la Ing Direct puo' offrire questi tassi esclusivamente perche' lavora con bassissimi costi di infrastruttura. Se questo modello preoccupa un po' e non rende tranquilli e' molto meglio non utilizzare questo conto di deposito e affidarsi ai tradizionali canali piu' conosciuti.
In questo momento, la differenza fra investire 10.000 euro con il conto arancio o con i bot e' inferiore a 100 euro (a vantaggio, ovviamente, del conto arancio). Se la propria cultura finanziaria non rende sufficientemente tranquilli psicologicamente, e' molto meglio perdere 100 euro (che comunque non cambiano la vita a nessuno) e vivere sereni.
Il conto arancio (come i bot) non sono investimenti ma forme di deposito della liquidita'. Il primo requisito di queste forme di impiego del denaro deve essere la tranquillita' e la serenita'.
Venendo piu' specificatamente alle sue domande:
1 - La pirateria informatica e' una problematica non tanto legata al Conto Arancio quando, in generale, al mondo della finanza. Anche le banche tradizionali sono esposte a questo rischio.
2 - Il suo interlocutore, in caso di problemi, e' l'operatore al Call Center. Questo e' MOLTO scomodo. E' uno degli svantaggi di operare con i depositi on-line. Per contro, bisogna dire che non ci sono molte operazioni da fare (esclusivamente prelievi e depositi) quindi non ci sono tante possibilita' di errori.
3 - Quanto alla garanzia, come ha visto direttamente dal sito della ING, la banca aderisce sia al fondo di garanzia Olandese che a quello Italiano. A differenza delle banche tradizionali, la Ind Direct non ha praticamente sedi e immobilizzazioni. In linea del tutto teorica, questo offre meno garanzie in caso di fallimento. Riteniamo comunque che le garanzie del sistema bancario in generale siano piu' che adeguate.
Pensare ad un non rimborso dei depositi sembra una eventualita' assolutamente remota.
4 - L'autorita' di vigilanza, su queste cose, e' molto efficace.
Sintetizzando: noi riteniamo affidabile lo strumento come deposito momentaneo della liquidita'. Non tutti i risparmiatori pero' sono adatti a questo strumento. Se proprio vuole utilizzarlo, il nostro consiglio e' di iniziare con una cifra irrisoria (non si faccia ingannare dalla scusa del tasso del 6% per un mese, e' del tutto irrilevante). Prenda dimestichezza anche con lo strumento e gradualmente incrementi il deposito. Si ricordi sempre e comunque di diversificare. Se le cifre sono molto consistenti, non usi mai un solo strumento.
 
 
 
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