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trust autodichiarato familiare
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Lettera 
20 marzo 2020 0:00
 
a seguito della costituzione di un Trust familiare era stata richiesta l'apertura di un c/c che era stata concessa.
Recentemente la banca è receduta dal contratto chiudendo il c/c in quanto il costo della gestione degli adempimenti antiriciclaggio sarebbe eccessivamente onerosa. Poichè a seguito di accordi di separazione (Decreto omologato dal Tribunale) era previsto ed attuato il conferimento in detto Trust del credito da pensione di uno dei beneficiari, l'Istituto erogante la pensione non ha più alcun c/c cui bonificare le somme. L'apertura è stata richiesta presso altre banche, ma la risposta è stata: "In riscontro a Vs. PEC del../../2020 -omissis- non ritiene di aprire un rapporto di conto corrente al Trustee di XY Trust." e similari. Ritengo questo in contrasto con la stessa normativa antiriciclaggio e all'art. 12 del DL 6.12.11 n. 201 convertito dalla Legge 22.12.2011 n. 214.
Cosa posso fare? Grazie
Dona, dalla provincia di PR

Risposta:
il comportamento delle varie banche è poco comprensibile. E' probabile che ci sia qualcosa che non conosciamo.
Nessuna banca può essere obbligata ad aprire un rapporto con un cliente che, per qualsiasi ragione, non è ritenuto profittevole. Le banche non sono considerate attività commerciali private come qualsiasi altre (sebbene ciò sia discutibile, ma non è questa la sede per parlarne). Non vedo proprio il contrasto con la normativa antiriciclaggio, francamente.
Cosa fare? Cercare di comprendere le reali ragioni degli intermediari e capire come fare per superarle. Con le informazioni che ci ha dato non possiamo darle nessun consiglio più specifico.
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Ha risposto Alessandro Pedone: https://investire.aduc.it/info/pedone.php
 
 
 
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